Anzi dal documento stesso potrebbe dedursi che se non era questo munito luogo, doveva almeno essere Villaggio di qualche nome, se da questo l’appellativo ne desumevano gli di lui abitatori.
Infatti annunciasi come Testimonio al suindicato contratto certo Guido Tignanelli di Aguzano, e nel descriversi li fondi caduti nella contrattazione, dicesi come questi confinassero dalla parte del Levante con possedimento dello stesso Guido Tignanelli.
Dal che come si disse e vuolsi raccolgiere che Guzzano non fosse ignolo nome, e che la Chiesa fosse Parrocchia, conciossiachè se fosse stata semplice Chiesa od Oratorio, sembrarebbe che non dovesse possedere stabili.
Qualsifosse pero’ l’epoca in cui d’essa fosse eretta in Parrocchia, noi non possiamo affermare con certezza se non che fosse Parrocchia nel 1378, mentre dal Campione della mensa Arcivescovile di quest’anno leggesi la Chiesa di Guzzano nel Comune di Pianoro sotto il Plebanato del Pino, al quale apparisce che fosse soggetta sino al giorno 12 Giugno 1600; epoca in cui essendosi da Mons. Alfonso Paleotti secondo Arcivescovo di Bologna eretta la nuova Pieve la Chiesa di S. Giacomo di Pianoro, fu alla giurisdizione di quest’ultima sottopostam e da questa anche in oggi dipende.
Il Giuspatronato di Guzzano sino al 1396 apparteneva alla Famiglia Rossi di Vado, dalla quale per donazione pervenne a Felice Raimondi, come consta da Istrumento a Rogito Rolando Castellari delli 17 Ottobre 1442.
E per ugual atto di donazione risultante da Instrumento 26 Maggio 1478 pei Rogiti di Nicolò Fasanini da questi, premesso l’assenso dell?Ordinario, passò in Gaspare Bargellini, da cui nel 1506 pervenne per metà ad altro Bargellini, da cui nel 1506 pervenne per metà ad altro Bargellini, e per l’altra a Lodovico Zenzi fabbri come successore di Ventura Bargellini.
Estinta poi la Famiglia dei Zenzi Fabbri colla morte di Picciola Piatesi Guidotti figlia ed erede della Teodora Zenzi Fabbri Piatesi, figlia questa ed Erede del suddetto Lodovico Zenzi fabbri, successe nel suo parziale diritto di famiglia Guidotti, restando sempre l’altra quota agli Bargellini.
Le quali due Nobili famiglie, a togliere di mezzo qualsiasi contesa sulla presentazione dei Rettori a detta Parrocchia, convennero nel dì 15 Aprile 1733, come da Rogito da Notari Arcivescovili Antonio Nanni ed Antonio Monari, di una perpetua alternativa a tale presentazione.
Convenio che venne confermato con Sentenza delli 14 Luglio 1739 pronunciata dalVicario Generale dell’Immortale Lambertini come suo special delegato; alternativa che tuttora sussiste.
Per lungo tempo a detta Parrocchia di Guzzano restò unita la Chiesa di S. Maria d’Otto nel Comune di Musiano di Giuspatronato di Bartolomeo Filatoj o Filatogli, Chiesa che esisteva sino nel 1378 e che venne da detta Parrocchiale divisa e ridotta a semplice Benefizio sul mezzo del secolo XV.
Poggia questa Chiesa sopra un Colle tufaceo alla sinistra del Torrente savena, e dista nove miglia da Bologna uscendo dalla Porta S. Stefano; miglia tre dalla sua antica Pieve del Pino, ed un miglio circa dall’attuale di Pianoro.
Era d’essa sul finire del secolo XVI ridotta, come avviene di tutti gli antichi Edifizj, a stato di decadimento fu quindi nuovamente riedificata a volta della larghezza di piedi cinquanta compreso il Coro e Prespitero, in larghezza piedi sedici, ed in altezza piedi ventidue, e con tre Cappelle od altari.
E’ dedicato il Maggiore al Titolare della Chiesa San Lorenzo, ed i laterali uno alla B. V. del Carmine, ove sino dalli 12 Luglio 1620 fu eretta la Compagnia sotto tale denominazione; l’altro a S. Antonio di Padova.
Esiste in questa Chiesa da lungo tempo il Fonte Battesimale.
E qui conviene ritornare a grata ricordanza il nome di un di Lei Rettore don Geminiano Brusiani che a totali sue spese edificò nel 1713 la Sagrestia; esempio che tanto si desidererebbe rinnovellato a cura dei Parrochi al maggior decoro delle loro Chiese.
Nel Circondario di questa Parrocchia esistono una Chiesa, e tre pubblici Oratorii.
La Chiesa è dedicata a San Benedetto, e fu un tempo Parrocchia e dipoi Convento dei Reverendi Padri M. M. Conventuali di San Francesco di Bologna, i quali, vi facevano celebrare una Messa in ogni festivo, e vi mantenevano a Custode un Laico del loro Ordine.
Indemaniati li Beni dei Regolari sul finire del 700 passò detta Chiesa per acquisto fattone dal Demanio nel Sig. Luigi Bordoni.
Il primo degli Oratorii è posto in un luogo denominato Cà di Cò, ed è sacro alla Natività di Maria Vergine.
Spettava alli Signori Landi da’ quali passò in dominio dei sunnominato
.Signor BordoniIl Proprietario è gravato di un Pio Legato della celebrazione di tre Messe in ogni Mese.
Il secondo è dedicato a S. Maria Maddalena intitolata di Mone e spetta a’ detti Signori Landi gravati ancor essi della celebrazione di una Messa in ogni Settimana.
Il terzo denominato “la Colombara” è dedicato alla Trasfigurazione di Nostro Signore ed apparteneva a’ RR. PP. Deì Servi di Maria di Bologna, e questi soppressi, passò per acquisto nel suddetto Signor Bordoni.
Confina questa Parrocchia con quella di Pianoro, del Pino, di S. Ansano di Badalo e di Musiano.
E’ sottoposta al Plebanato di Pianoro, ed è Appodiato di tal Comune sotto il Governo di Lojano.
Conta circa 370 anime retta dall’ottimo Sacerdote Don Marco Calzolari.
(Firmato D.L.A.)