PINO (a)
Antichiffima Pieve, ed altresì Comune o Maffaria, chiamata comunemente "la Pieve del Pino", e negli antichi Secoli S. Ansàno come vedremo.
Anime 286 divife in 53 famiglie fono il fuo Popolo, confinato da quelli di Ancognàno, di Guzzàno, di MUfiàno, di Bàdalo, di Vizzano, di Sefto, e di Sabbione detto di Montagna a diftinzione di un altra parrocchia di fimil nome efiftente in Pianura.
La Maffaria di Montelungo è unita a quefta del Pino, e nella data popolazione fonovi comprefi gl'abitanti di ambedue.
Il titolare di quefta Chiesa è S. Ansàno, il di cui quadro è del Brizi, come lprgano del Berfani; e il diritto di collazione appartiene alla Menfa.
Molta e preziofa Uva, poche Frutta, molta Ghianda, poca Seta, pochiffima Canape, pochiffimi Caftagneti, molti Bofchi a legna, poco Fieno, poche terre a fodo, circa quattro mifura di femente dal Grano, e tre di Marzatelli dar poffono la idea della coltura e qualità di quefto Territorio, nel quale vivon d'arte parte dell'anno un Falegname, un Fabbro, un Sarto, e due Molinari.
Sonovi altresì tre Oratorj cioè S. Profpero di Monte Longo già Parrocchia ed ora anneffo alla Chiefa del Pino, S.Antonio di Favàle, e la Natività di Maria del Calegarè, e vi era di quà di Savena verfo il Rio di Favàle S. Maria di Ottò ora diftrutto.
Il terreno fin preffo il Fiume Savena è o Tofaceo, o Sabbioniccio, ed in qualche parte faffofo, mifto di Glutine cretofo e di gufci di teftacei per lo più del genere delle Telline, o delle Pettinìti.
L'aria è buona, e l'acqua migliore è quella detta la "Dozzola".
Verfo Mezzodì della Chiefa trovanfi quantità di rovine di fabbriche da gran tempo diftrutte; vi è un luogo detto "la Caftellina" a non molta diftanza.
E' compofta la prefente fua Congregazione dalle Chiefe di Ancognàno, di Badalo, di Battedizzo, di Sabbione, di Sefto, di Vizzàno, avea nel quartodecimo Secolo quelle di S. Stephani de Mufiglano, S. Jachobi de Batidicio, S. Johannis Batifte de Castro Planrii, S. Jachobi de Mozola, S. Petri de Sabluni, S. Martino de Batidicio, hofpitale S. Jachobi de Planario, Eccl. S. Chriftofari de Raftignano Curie Pianorii, S. Marie de Riofto, S. Fabinii de Favale, S. Marie de Cafale Curie Planorii, S. Anfiani de Brento cum S. Zenonis de Caftro Brenti, S. Marie de Gangola de Megnano (o Mugnano), S. Michaelis de Badolo, S. Marie de Caftro Badali, S. Archangeli de Lipignolo, S. Martini de Sezano Curie Riofti, S. Marie de Batidicio, S.Marie de Meleto de Sexto, S. Georgii de Vizano, S. Profperi de Monte longo, S. Marie de Caftro Montis Longhi,S.Marie de Caftro Montis Longhi, S. Marie de Horto (detta poi di Ottò), S. Marie de Monterumefe, S. Laurencii de Auzano Curie Plebanorii, S. Martini de Ancognano, S. Benedicti de Planorio, Hofpitale S. Marie de Computo, Ecc. S.Johannis de Serenicho.
Secondo l'elenco del 1408 avea ancora la Chiefa S. Nicholai de Gradizo.
Due fono i Borghetti, che al prefente hà quefto parrocchial territorio, cioè:
Ganzòla di fam .10
San Morè di fam. 7
Nel primo de' fuddetti Borgi trovanfi di quando in quando poco fotto la fuperficie del terreno nuclei pietrofi di Telline di una grandezza relativamente gigantefca, e molti poi di tutte le grandezze.
Si fà menzione dell'Arciprete Benzo di quefta Pieve nel 1506, nella carta della manomiffione, odicafi liberazione dalla Schiavitù fatta dalla conteffa Willa della fua ferva Cleriza, in occafione di dover effo fare le curiofe cerimonie, che ufavano in tali atti, cioè di andare tre volte intorno all'altare con un cero accefo il Sacerdote, e la Schiava, e di condurlfi poi in un quadrivio, e quivi darle licenza (vedi nota 342) in detta carta però non fi nomina quefta Pieve del Pino, ma folo di S. Anfano; fi trova bensì cognominata del Pino nel duodecimo Secolo.
Non abbiamo documenti, che ci additino, fe fia ftata giammai Caftello, o fe abbia ad alcuno appartenuto in contea, o fotto altro titolo, trovanfi bensì nel 1292 eletti tra' configlieri del Configlio degli 800 di Bologna: Lambertino di Benvenuto dal Pino; e Giovanni dal Pino fù quello, che con altri conduffero a falvamento traveftito il Legato del Papa nel 1334 fuori di Porta S. Stefano.
Era nel 1378 uno de' famofi Lettori Lorenzo dal Pino, e profeguì ad efferlo ancora nel 1381 col falario di 350 lire all'anno, le quali furon convertite in 200 fiorini di Camera nel 1384 per farlo leggere Canonica la mattina tanto era il fuo credito, e la fua dottrina in quefto ramo di legge, o dicafi di fcienza legale.
Fu eletto del Configlio de' 600 per uno degli aggiunti nel 1387, e fi tornò a farlo leggere nel 1389 unitamente a Pietro dal Pino, e Berbardo dal Pino.
E' ftato finalmente un bravo dottor di Legge nel feftodecimo Secolo un altro Bernardo dal Pino (nedi nota 343).
Note:
a - Fuori di Porta S. Mamolo, e non di S. Stefano, come dà il Montieri nel fuo Catalogo, miglia 7. lontano da Bologna.
- 342 - Per chi non aveffe il comodo di vedere la carta di manomiffione nel Muratori Tom.I. Dif. Med. Aevi Dif. XV, col 853. diamo qui un eftratto di detti cerimoniali. Dice adunque la conteffa Villa al detto arciprete che per la funzione erafi portato nella Chiefa di S. Bartolomeo di Mufigliano pro timore domini noftri Jefu Chrifti in mano mitto te Benzo prefbiter da Plebem Sancti Anfiani:
"..ut vadat tecum in Ecclefia Sancti Bartholomei Apoftoli, trad te tribus vicibus circ altare ipfius Ecclefie cum cereo apprehenfum in manibus tuis & in manibus fuìs: deinde exite & ambulate in via quadrubio ubi quatuor vie fe dividuntur & date eam licentiam.
Statimque......ipfe prefbiter Bnzo fecis omnia, ficut ipfis fupraferiptis precedit & dixit: ecce quatuor vie: ite & ambulate in quecumque partem tibi placuerit tan tu fuprafcripta Cleriza qua nofque tui heredes, qui ab ac ora in artea nati vel procreati fuerint utriufque fexus.
Et ego filius Domne Ville & Hugo, & Alberto, & Bonifacio, & Ubaldo per hanc cartam libertacioni abfolcioni ingenuitatis libea & abfoluta permanead, tu fuprafcripta Cleriza tuifque heredes, ficut fuperius dixit habeatis vias apertas portas Paradifi, portas Civitatis, portas Caftelli in placitifet in Conventis locis ambulare, & ftare, & Wadia pro se dare, & omnes finea faecere, comodo melius potueritis vel volueritis.
Sit tibi conceffum & perdonatum omne conquifitum vel aggregatum, cod habcatis, vel cod in antea aquidere potueritis tan tu fuprafcripta Cleriza, quam que tui heredes.
Ut neque da nos neque da nostris heredes & e....... Ego prefens in Christi nomine Sichizo Tabellio feriptor fum, & paft tradita complevi & abfoluit..."
- 343 - Vedanfi agl'anni fuddetti Alberti, Ghirardacci, Mafini, Alidofi.