Facciata della Chiesa di San Bartolomeo di Musiano - Pianoro
Chiesa di San Bartolomeo di Musiano (Pianoro)Martini Ettore (progetto)
Maestranze: emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
981 - XIV (preesistenze intero bene)
Chiesa abbaziale tra le più antiche della diocesi, viene attestata già nel 981, con la duplice intitolazione a S. Bartolomeo e S. Savino.
Il Trecento segna l'inizio della sua decadenza.
1475 (restauro intero bene)
Nel 1447 i monaci abbandonarono l'abbazia per cercare ricovero in altre sedi benedettine.
Nel 1475 la facciata, la chiesa e il monastero furono oggetto di migliorie e restauri promossi dal commendatario Vianisio Albergati
XVIII (rifacimento intero bene)
La chiesa di S. Bartolomeo nel 1738 fu data in enfiteusi al Senato di Bologna che nel 1753 affidò il compito di rimodernarla, in particolare l'altare maggiore, all'architetto Carlo Francesco Dotti.
Fu rifatta dalle fondamenta la zona absidale, furono aggiunte due cappelle laterali e realizzata una copertura a volta sulle campate corrispondenti alle due ultime arcate.
Dopo la morte dell'architetto subentrò il figlio, Gian Giacomo.
Nel 1774 nel punto di giunzione con la parte nuova quella vecchia diede segni di cedimento, così il Dotti progettò il disegno per la ricostruzione dell'intero edificio, anche la parte antica.
In seguito alla soppressione degli ordini religiosi, decretata da Napoleone Bonaparte, i lavori di ammodernamento furono interrotti.
Antichissima statua del patrono, san Bartolomeo, protetta da allarme per il suo alto valore.
1936 (rifacimento facciata)
Nel 1936 venne restituita alla facciata l'originario aspetto romanico, precedente gli interventi settecenteschi.
Fu tolto l'intonaco e lasciate le cortine murarie in laterizio a vista, inoltre fu riaperta la lunetta e rinvenuto il rosone centrale.
1947 - 1950 (ricostruzione intero bene)
Nell'ottobre del 1944 la chiesa fu bombardata e ridotta in rovine.
I lavori di ricostruzione iniziarono nel 1947 su progetto dell'architetto Ettore Martini e terminarono nell'ottobre del 1949.
Durante i lavori i frammenti della costruzione precedente vennero riportati alla luce e, in alcuni casi, riutilizzati. Il 24 agosto 1950 fu aperta al culto dal Cardinale G. B. Nasalli Rocca Arcivescovo di Bologna.
Nuova cella Campanaria provvista di 5 campane di buona armonia sonora
Descrizione
La chiesa di S. Bartolomeo di Musiano si trova a nord di Pianoro Nuovo, sulla strada provinciale che conduce a Bologna.
Situata sulle pendici di un colle che domina la valle del torrente Savena, la facciata è in posizione elevata rispetto all'assetto stradale.
L'aula liturgica è pressoché isolata, solo una piccola porzione della chiesa è collegata alla canonica, l'oratorio e la casa parrocchiale.
Accanto si colloca la cella campanaria e un piccolo cimitero (fam.Neri).
Facciata a capanna tripartita da paraste che sorreggono un cornicione decorato a dentelli. I
l portale ligneo è sormontato da una lunetta a tutto sesto e da un occhio centrale.
Il rivestimento esterno è tutto in mattoni di laterizio a vista.
I fianchi sono scanditi da sette monofore.
Struttura basilicale a tre navate, con abside principale semicircolare affiancata da due piccole absidiole.
Le navate laterali sono separate da quella centrale da archi a tutto sesto poggianti su pilastri polistili. Il soffitto della navata centrale è coperto da capriate lignee a vista.
Tetto a falda unica, a copertura delle navate laterali.
Prospettiva interna della Chiesa a tre navate
Contesto
La chiesa di S. Bartolomeo di Musiano si trova a nord di Pianoro Nuovo, sulla strada provinciale che conduce a Bologna.
Situata sulle pendici di un colle che domina la valle del torrente Savena, la facciata è rivolta verso via S. Bartolomeo e guarda la valle del torrente dalla cima di una collina.
La chiesa si raggiunge per mezzo di una breve salita che giunge al sagrato e prosegue, a destra, fino ad una piccola corte esterna, dove si trova la canonica con altri locali parrocchiali e un'altra casa privata.
Il complesso architettonico è quasi immerso nel verde, la facciata e il lato sinistro sono coperti da alberi.
A pochi metri di distanza, verso sud, si raggiungibile il cimitero comunale. La chiesa è orientata a est.
Impianto planivolumetrico
L'aula liturgica è isolata. Solo un corridoio collega, per esigenze funzionali, il presbiterio alla canonica.
Sulla sinistra dell’aula e distaccata da questa è stata collocata una cella campanaria a terra.
Esterno
L'ingresso principale è preceduto da un ampio sagrato a terrazza sulla valle, delimitato da un parapetto in pietra e laterizio, in parte lasciato a ghiaia e in prossimità della facciata ordinato in fasce di pietra e in graniglia di cemento.
A destra del sagrato è stato ricavato un parcheggio.
Il portale è rialzato di tre gradini.
La facciata a capanna è tripartita da paraste che sorreggono un cornicione decorato a dentelli.
Il portale ligneo è sormontato da architrave e lunetta cieca a tutto sesto, in asse con un occhio centrale e una piccola croce in marmo incastonata nel paramento murario in prossimità del suo vertice. Il rivestimento esterno è in mattoni pieni di laterizio a vista. La muratura del fianco sinistro si presenta uniforme, in mattoni di laterizio a vista, con sette monofore strombate.
Il fianco destro presenta una porta laterale e ancora sette monofore, con l’ultima parzialmente occlusa dal fabbricato unito al presbiterio.
Sporge ad est il volume absidale semicircolare preceduto da altro volume a tronco di cono.
L'abside principale, con monofora centrale, è affiancato da due piccole absidiole semicircolari.
Quadro del patrono posto sul fondo della facciata; opera dello "Spagnoletto" (Copia) José de Ribera,
Pianta
Struttura basilicale a tre navate, con abside principale semicircolare e absidioli terminali nelle navate.
Interni
Dalla porta di ingresso si accede all'aula attraverso una bussola lignea.
La controfacciata è decorata solo da un oculo centrale. La pavimentazione delle tre navate è in graniglia, solo i gradini nelle prime campate sono in pietra. Le panche poggiano su pedane in parquet, rialzate di un gradino per coprire l’impianto di riscaldamento.
Ad esse vincolato.
Le navate laterali sono separate da quella centrale da archi a tutto sesto poggianti su pilastri polistili, con nucleo centrale rettangolare cui si addossano due semicolonne.
Ogni lato è suddiviso da sette pilastri, con capitelli di tipo cubico con sgusciatura angolare, che sorreggono sei archi. Tutti gli elementi architettonici sono in laterizio a vista.
Alcuni pilastri delle navate coi rispettivi capitelli, l’absidiola di destra, e la dell’abside maggiore con le arcate di accesso sono resti originali dell’antica chiesa, si riconoscono perché presentano frammenti di selenite.
Copertura a due falde a chiusura della navata centrale, ad un solo spiovente nelle campate laterali. Il soffitto della navata centrale è coperto da capriate lignee a vista.
Nella navata di destra, sotto la quinta monofora, è collocato l'ingresso laterale che conduce al cortile esterno.
All’interno delle navate laterali si possono individuare solo due altari a parete, nelle prime campate ai lati dell’ingresso principale; gli altari sono rialzati di un gradino e chiusi su due lati da una ringhiera in ferro battuto.
Le pareti esterne sono in laterizio a vista, senza decorazioni, con monofore in corrispondenza degli archi.
Le navate laterali sono concluse da due cappelle absidate ai lati del presbiterio, a pianta quadrata, rialzate di tre gradini in pietra e chiuse da balaustre sempre in pietra.
In quella di sinistra è collocato l’organo, mentre quella di destra ha l’absidiola chiusa da un cancello.
Il presbiterio, a pianta rettangolare, è rialzato di tre gradini in pietra e separato dall’assemblea da balaustre sempre in pietra. La pavimentazione interna è in graniglia come l’aula.
Si apre dopo un arco a tutto sesto sostenuto da pilastri polistili; ai lati si aprono altri archi a tutto sesto più bassi, dai quali si accede alle cappelle laterali. La zona presbiteriale è conclusa da un abside a pianta semicircolare con arcatura a doppia ghiera, illuminato da tre monofore, due ai lati e una centrale. Le pareti dell'abside, come le due absidiole laterali, sono totalmente intonacate e tinte in giallo chiaro.
Sul lato destro del presbiterio, si trova un passaggio che dà accesso alla sagrestia.
Antica idria, che la tradizione narra che fosse una delle idrie del miracolo delle nozze di Cana
Impianto strutturale
Struttura portante in laterizio a vista con copertura in capriate in legno.
Apparati liturgici
L'assemblea è disposta a battaglione lungo due file di panche lignee, conformemente al volume della navata centrale.
Le sedie per l’assemblea sono posizionate nelle navate laterali, appoggiate alle pareti trasversalmente rispetto all’ordine dell’aula.
Il battistero è collocato nella prima campata a sinistra dell’ingresso, all’interno di una zona recintata da una ringhiera in ferro battuto, rialzata di un gradino rispetto alla navata.
Il battistero è in breccia rossa di Verona, con vasca e fusto di forma ottagonale.
Il presbiterio comprende l’altare preconciliare in pietra levigata, rialzato di tre gradini, con tabernacolo centrale incastonato al suo centro.
L’altare post-conciliare a mensa si trova al centro, vicino all’assemblea, realizzato in pietra selenite con elementi decorativi in ferro.
L’ambone a leggio, in ferro battuto e decoro in bronzo, è fissato sulla sinistra della balaustra in pietra che divide il presbiterio dall’assemblea.
La sede è posizionata a destra dell’altare post-conciliare, e si tratta di una sedia con braccioli in legno, con seduta e schienale rivestiti in pelle.
Due confessionali di uguale fattura sono collocati all’inizio e al centro della navata laterale di sinistra, addossati alla parete; un altro, di diversa fattezza, è sistemato al centro della navata laterale di destra.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (2013)
E' stato aggiunto un altare in pietra serena, selenite e ferro battuto.