Santuario di S. Maria di Zena - chiamato Monte delle formiche
Chiesa di Santa Maria di Zena (Pianoro)
Santuario della Madonna del Monte delle Formiche
Marchetti, Gaetano (progetto)
Maestranze bolognesi (costruzione)
Notizie Storiche
IV - XII (preesistenze intero bene)
Nel IV-V secolo si riporta la presenza di una chiesa primitiva, presumibilmente protoromanica.
Le prime notizie che si hanno della chiesa risalgono al 1078, da un documento dell'Archivio Capitolare di Pisa.
In particolare apprendiamo che Matilde di Canossa dona vari possedimenti, fra cui anche la corte di Zena, al Vescovo di Pisa Landolfo.
Nel XI secolo la chiesa era conosciuta col nome di S. Maria Barbarese, solo nel XII secolo viene denominata S. Maria di Zena de' Monte Formicarum.
XIII - XVII (rifacimenti intero bene)
Dal XIII al XVII secolo la chiesa subisce vari rifacimenti.
1297 (ricostruzione intero bene)
L'edificio fu ricostruito in stile gotico dal Comune di Bologna nel 1297.
1727 (costruzione campanile)
Nel 1727 iniziarono le fondamenta del campanile e fu concluso nello stesso anno.
1887 (ricostruzione intero bene)
A causa della crescente notorietà della chiesa e l'incremento dei devoti, emerse l'esigenza di rinnovare la struttura e di arricchire il suo interno, così nel 1887 la chiesa fu ricostruita totalmente dall'architetto Vincenzo Brighenti.
1956 - 1957 (ricostruzione intero bene)
Il santuario fu completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale, ad esclusione del campanile.
L'unico arredo recuperato dopo la distruzione bellica fu il battistero in marmo rosso di Verona, oggi conservato all'interno della nuova chiesa, a ricordo della sua dignità quando era Plebana.
Il progetto di ricostruzione fu approntato nel 1951 in tre varianti, dal geometra Gaetano Marchetti.
Il nuovo santuario fu ultimato tra il 1956 e il 1957, nel luogo dove era sempre stato.
La benedizione dell'edificio avviene il 7 settembre 1957 da parte del Cardinale Lercaro.
1990 (restauro intero bene)
Nel 1990 il santuario viene totalmente restaurato in occasione della Visita Pastorale del Cardinale Arcivescovo Giacomo Biffi.
Descrizione
Il Santuario del Monte delle Formiche si erge sul monte omonimo, sulla vetta di uno sperone roccioso che fa da spartiacque fra le Valli dell’Idice e dello Zena.
La chiesa è la sede di una devozione di antica memoria, legata al comportamento di formiche alate che si recano a sciami su questa cima abbastanza isolata agli inizi di settembre per morire.
L’unica strada che conduce alla montagna termina ai piedi dell’edificio, sul lato sinistro, su un piccolo piazzale adibito a parcheggio.
L’ingresso principale si raggiunge percorrendo un breve tratto di salita che conduce al campanile lungo il fianco sinistro del santuario fino ad arrivare ad un ampio piazzale erboso.
L’abside è orientata a nord-est.
La facciata è monocuspidata con rosone e portico ad archi voltati che corre sui fianchi del corpo di fabbrica.
La parte inferiore della facciata è intonacata, mentre quella superiore è in pietra a blocchi squadrati lasciati a vista.
Pianta a croce latina con transetto scorciato e abside semicircolare.
La navata centrale è suddivisa in tre campate suddivise da trifore poggiate su pilastri cruciformi.
Gli archi sostengono un soffitto a due falde in legno dipinto, le cappelle del transetto sono voltate a botte come il presbiterio, mentre il volume absidale è coperto da catino.
Contesto
La chiesa è situata sul Monte delle Formiche che si erge sullo spartiacque fra le Valli dell'Idice e dello Zena, a circa 30 Km. da Bologna.
Si eleva su uno sperone roccioso, a 638 metri di altezza, da dove è possibile ammirare un ampio panorama sulle due valli.
L'edificio si raggiunge percorrendo via Monte delle Formiche, iniziando a salire i tornanti che conducono sul Monte.
La strada asfaltata termina sul fianco sinistro del santuario.
Impianto planivolumetrico
L'aula liturgica è parte di un'aggregazione orizzontale di più edifici. La sacrestia è inglobata all'interno del complesso architettonico e vi si accede da una porta posizionata a destra del presbiterio.
Una nuovo edificio è intervento a saturare lo spazio tra l'abside della chiesa e il campanile, rimasto indenne ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Addossato alla torre campanaria è infine un terrazzo panoramico.
Esterno
La chiesa, ai margini di un dirupo in arenaria, si presenta orientata e preceduta da un ampio piazzale erboso in pendenza, recintato ai lati da una ringhiera in ferro.
Precede il fronte una scalinata di otto gradini in graniglia di cemento, della stessa larghezza del portico che avvolge la facciata e la nave della chiesa fino allo sporgersi delle cappelle laterali.
Il portico con pilastri a reggere archi a tutto sesto di gusto planare e razionalista, è decorato dall'altezza dell'imposta degli archi fino alla linea di gronda da figure di angeli e santi colorate in ocra e disegnate nell'intonaco.
Il portico è ricoperto con tetto a spioventi.
Sotto il portico la parete della chiesa è intonacata di bianco, sopra il portico essa è in pietra, con rosone centrale e profilo sommitale a capanna, con un cornicione ampio recante l'epigrafe: "ME HORUM/ MONTIUM. CUSTODEM. INCOLAE. EO RUMQUE. APUD. DEUM. ADVOCATAM/ ELEGERUNT".
Sacra immagine della Madonna qui venerata.
Il corpo di fabbrica presenta la parte centrale lievemente in aggetto. In asse con il rosone l'indicazione della dedicazione della chiesa e, all'intersezione delle falde, croce in ferro su cippo intonacato.
Sul fianco sinistro il portico è stato chiuso da vetrate nelle lunette e coordinato ad una rampa per l'accesso dei disabili.
Sul fianco destro le arcate conducono ad un ingresso laterale.
Il portico si interrompe sui fianchi dove inizia il transetto, costituito da bracci in pietra a vista, con quattro finestre rettangolari nella parete parallela alla navata.
Il transetto è più basso rispetto all'aula liturgica.
L'abside rimane quasi totalmente coperto da un nuovo fabbricato, in laterizio, di recente costruzione. Il campanile è in asse con la chiesa e termina il complesso religioso ad oriente.
Pianta
Pianta cruciforme con transetto scorciato e abside semicircolare.
Vista dell'interno della Chiesa
Interni
Si accede all'aula liturgica attraverso un unico portale ligneo.
Al centro della parete di controfacciata, in posizione sopraelevata, si apre il rosone sovrastato da un grande arco cieco a tutto sesto. Pavimentazioni alla palladiana chiara interrotta da fasce orizzontali e verticali scure.
La navata centrale è suddivisa in tre campate suddivise da una sequenza di alti archi a tutto sesto su pilastri rivestiti in travertino, a sezione di croce greca con ali assai brevi, di foggia razionalista.
I pilastri liberi si presentano prossimi ai muri dell'aula cui si ricollegano all'imposta dell'arco, producendo un profilo a "serliana".
Gli archi sostengono un soffitto a due falde in legno dipinto.
Le pareti laterali di ogni campata sono individuate da un oculo sommitale, in un campo murario intonacato in rosaceo, fino ad una altezza di circa tre metri alla quale giunge il rivestimento in travertino che incastona i bassorilievi della via crucis.
Il transetto è voltato a botte nei due bracci laterali ed è voltato a vela all'intersezione con la navata.
Nei bracci del transetto sono collocate le cappelle laterali, illuminate da due finestre rettangolari.
Gli altari sono rialzati di due gradini. La cappella di sinistra ha una porta d'uscita, mentre a destra si accede alla canonica.
Il presbiterio è incorniciato da due setti oltre i quali si aprono le scale che conducono alla balconata absidale, in vista sull'aula, che permette la prossimità con l'immagine sacra della Madonna del Monte.
Il presbiterio occupa l'intera zona absidale, terminante in un'abside semicircolare dominata dall'edicola cuspidata della Madonna del Monte, di recente fattura e contornata da angeli in stucco.
Il sistema dei percorsi che conducono all'edicola mediante le scale segue lo schema processionale del santuario della Madonna di San Luca di Bologna.
Impianto strutturale
Struttura portante in cemento armato, tamponature in mattoni e blocchi d'arenaria.
Apparati liturgici
l'assemblea è disposta a battaglione lungo due file di panche lignee e sedie nella navata centrale.
Il battistero è collocato nel punto d'incontro tra la navata centrale e il presbiterio, sul lato destro; il fonte battesimale a fusto in marmo rosso di Verona è composto da una vasca circolare e fusto decorati da baccelli, coperchio con gruppo statuario del Battesimo di Gesù in ottone fuso e brunito.
Il presbiterio comprende altare preconciliare con tabernacolo centrale incastonato al suo centro, altare post-conciliare, a sinistra ambone a leggio in marmo bianco, sede monumentale in forma di cattedra in legno intagliato nell'angolo a destra e croce astile a sinistra dell'altare post-conciliare.
Un confessionale in legno è collocato nel transetto di destra, accanto al presbiterio.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (2001)
E' stato aggiunto un altare in marmo, proveniente dalla cappella dell'Istituto dei Gesuiti in Via Irnerio, divenuta sede di un istituto bancario.