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    Home » Speciale: Alluvione nelle nostre parrocchie

ALLUVIONE A RASTIGNANO

“Tutte le mie tre parrocchie sono state colpite dall’alluvione – racconta don Giulio Gallerani, parroco di Rastignano e Carteria di Sesto, nonché rettore del Santuario della Madonna di Monte delle Formiche –

Ma ci siamo tirati su le maniche e grazie ai miei splendidi parrocchiani, abbiamo eliminato l’acqua ed il fango, asciugato i pavimenti e riaperto tutti i luoghi al culto.
Il mio pensiero e la mia preghiera vanno alla famiglia di Simone, deceduto a Botteghino, ed a tutte le famiglie che hanno subito danni da questa ennesima alluvione”.

Alle ore 20 di sabato sera le grandi cisterne sotto la parrocchia di Rastignano, che raccolgono le acque di Monte Calvo, si sono riempite fino all’orlo.

La stessa acqua è quindi fuoriuscita dai tombini di ispezione, colando prima nel chiostro della Madonna di Fatima, ed allagando poi la sagrestia della vecchia chiesa di San Girolamo.

Immediato l’intervento dei parrocchiani Giovanni, Cristina, Annalisa e Piero, che hanno iniziato a raccogliere l’acqua ed a bloccare con sacchi di sabbia la porta della chiesa.

Via WhatsApp è stato inviato una richiesta di aiuto a tutti i parrocchiani e nel giro di una ventina di minuti sono arrivate oltre trenta persone con pompe, tubi e pale.

L’acqua è continuata a fuoriuscire fino alle 5 di mattina, invadendo anche il teatro e le aule del catechismo.

“Raccoglievamo catini di acqua – racconta Annalisa – ma il livello non si abbassava mai. Eravamo disperati. Ma poi l’amicizia fraterna fra noi e soprattutto le pompe idrovore di Andrea e Fabio hanno risolto tutti i problemi”.

Anche il teatro della chiesa di Sant’Andrea di Sesto, posizionato sotto l’edificio religioso, poco distante dal fiume, è stato allagato dalla piena del Savena, tanto che la compagnia teatrale de Il Piccolissimo ha dovuto rinviare lo spettacolo previsto.

Anche in questo caso immediato l’intervento dei parrocchiani che hanno salvato le strutture e gli impianti audio e video.
Invece i generi alimentari ed i vestiti del vicino magazzino Caritas, destinati alle famiglie bisognose del territorio, sono finiti sotto l’acqua e sono stati buttati via.

Diverse frane sono avvenute lungo la strada di accesso al Santuario della Madonna del Monte delle Formiche, che è rimasto isolato per diversi giorni, come già accaduto in passato.

“Il luogo è stupendo – racconta Paolo Panzacchi, residente a Prato delle Donne – ma spesso abbiamo gravi problemi in queste zone che devono essere maggiormente tutelate in quanto delicate.

Come tutte le cose belle, bisogna avere una particolare cura ed attenzione”.

("ARTICOLO APPARSO OGGI  27 Ottobre 2024, SU AVVENIRE BOLOGNA 7")

LINK ALL'ALBUM ONLINE DELLE FOTO DELL'EVENTO ALLUVIONE

ALLUVIONE A PIANORO

TRE FENOMENI CALAMITOSI, INSIEME
Nella notte fra sabato 19 e domenica 20 ottobre il Comune di Pianoro ha subito gli effetti devastanti dell’alluvione.

A Rastignano e a Botteghino sono esondati rispettivamente i fiumi Savena e Zena, causando l'allagamento delle frazioni, con colate di acqua, fango ed alberi lungo le strade, invadendo il piano terra delle abitazioni per oltre un metro e settanta di altezza, oltre che i garage e le cantine.

Le acque sotterranee, ossia i fumi ed i rii tombati, in molte zone sono fuoriuscite dai tombini.

Sono state allagate la parrocchia di Rastignano, l'antica sagrestia della chiesa di San Girolamo, il teatro di Carteria di Sesto, e i magazzini della Caritas, pieni di generi alimentari e vestiti per le famiglie in difficoltà.

Vi sono poi state le colate di acqua e fango provenienti dalle colline intorno al paese che hanno inondato la zona alta di Rastignano in via Valle Verde, il Monte delle Formiche con frane e smottamenti gravi, e tutta la frazione di Pianoro Vecchio.

“Alle 2 di notte – racconta don Daniele Busca, parroco di Pianoro – ho ricevuto la telefonata del sindaco Luca Vecchiettini che mi chiedeva di ospitare in chiesa ed in sagrestia gli sfollati che avevano le case allagate.

Abbiamo immediatamente aperto le porte e molte famiglie hanno dormito qui in parrocchia tutta la notte.

Ho subito avvertito anche il cardinale Matteo Zuppi che ha sostenuto l’iniziativa dando la propria massima disponibilità per eventuali problematiche.

In chiesa vi erano anche molti residenti di Loiano e Monghidoro che si sono fermati al caldo in attesa della riapertura della Fondovalle Savena e della Nazionale della Futa.

Anche gli edifici della parrocchia vicino al campo da calcio sono stati invasi dalle acque del fiume Savena che è esondat,o e tutti i piani terra si sono allagati.
Voglio ringraziare di cuore tutti i volontari che si sono prodigati con cuore per aiutare le persone.

Come parrocchia, Suor Mary ha preparato un piatto di minestra caldo per tutti, per dire grazie del loro impegno”.

Questi tre fenomeni insieme, esondazione dei fiumi, colate di fango dalle colline intorno e fuoriuscita di acqua dai canali tombati, hanno causato gravi disastri in tutto il Comune di Pianoro, tra cui la tragedia di Simone Farinelli, il 20enne che ha perso la vita proprio sabato 19 ottobre, travolto da un'ondata del Rio Caurinzano a Botteghino di Zocca. I

nsieme a lui il fratello Andrea di 23 anni, che si è salvato. In auto stavano per raggiungere la casa della madre, quando il fiume in piena li ha travolti, trasportando a valle l’autovettura.

(ARTICOLO APPARSO OGGI  - 27 Ottobre 2024 - SU AVVENIRE BOLOGNA 7)

ALLUVIONE A BOTTEGHINO

LA PAROLA AL PARROCO DON MATTEO PROSPERINI.

La situazione a Botteghino di Zocca, frazione del comune di Pianoro, è tragica. La zona è stata colpita da tre alluvioni in due anni con notevoli danni alle abitazioni ed alle famiglie.

“Tutta la nostra Val di Zena è stata flagellata dall’ennesima esondazione, il doppio più catastrofica delle precedenti – racconta don Matteo Prosperini – ci sono tante famiglie sfollate e costrette ad uscire di casa. I danni sono ingenti.
Siamo ancora in una fase emergenziale.
Ci sono tantissimi volontari che ci aiutano.
Ci hanno raggiunto anche amici di altre Caritas, fra cui quella di Milano.
Stiamo ripristinando le situazioni a rischio per ritornare ad una vita normale”.

A Botteghino, al Farneto ed al Mulino il fiume passa in mezzo alle abitazioni della frazione e vicino alle case sparse.
Ha delle sponde molto basse e delle curve molto rilevanti, per cui l’acqua esce spesso dalla propria sede ed entra nelle abitazioni.

Gli enti competenti spesso non provvedono alla pulizia vicino ai ponti e nelle zone in cui si fermano legni e rami.

“Qui a Botteghino un giovane ragazzo ha perso tragicamente la vita con questa ultima piena – continua don Matteo - qui c’è tanto dolore non solo per le cose ma soprattutto per questa vita innocente che è stata persa per sempre.
Alla sua famiglia va tutta la nostra preghiera.

Anche la Comunità deve ritrovarsi, pensando alla solidarietà, agli altri ed al proprio futuro”.
Ad uccidere Simone Farinelli, 20 anni, è stata l’acqua torrenziale del rio che costeggia via Caurinzano e che scende dalla collina sopra il paese.

Incredibile se si pensa che, in giorni normali, in questo piccolo torrente, teatro della tragedia, non scorre quasi un filo di acqua. Farinelli, originario di Brescia, ma residente ad Ozzano, era in auto con il fratello maggiore per raggiungere la madre che vive proprio in via Caurinzano. Salendo, però, la loro automobile è stata travolta dalla piena.
Il fratello è riuscito a buttarsi fuori dall’autovettura. Simone è rimasto bloccato all’interno.

Per questa ennesima alluvione è stato chiesto un primo stanziamento di 50 milioni di euro.
La richiesta è stata inviata anche al Ministero per la Protezione Civile e al Capo dipartimento della Protezione Civile.

La Regione ha inviato alla presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta di stato di emergenza nazionale per gli eventi degli ultimi giorni.

Al momento le maggiori criticità sono proprio qui, fra il laghetto dei Castori nella Val di Zena ed il Botteghino di Zocca, dove l’alveo è ancora pieno.

(Articolo su BOLOGNA SETTE DI AVVENIRE 27 Ottobre 2024)

ARTICOLI INTEGRALI SU BOLOGNA SETTE - (Inserto domenicale di AVVENIRE)

Lettera del Cardinale

Viaggio nelle comunità alluvionate – (12 Porte de 24 Ottobre 2024)

https://www.youtube.com/watch?v=kBrSQ6FBtNU&t=411s
https://zppianoro.chiesadibologna.it/wp-content/uploads/sites/35/2024/10/ALLUVIONE-A-PIANORO-Claudio-Barilli-dell_Opera-Marella-ed-Enrico-Sica-della-Caritas-di-Pianoro-oggi.mp4
https://zppianoro.chiesadibologna.it/wp-content/uploads/sites/35/2024/10/pianoro-pranzi-alluviomati.mp4

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