C arissimi, nella secolare tradizione della Chiesa bolognese, i fedeli hanno guardato all’immagine della Beata Vergine di San Luca come Madre della Speranza, in tutte le situazioni di difficoltà, come le pestilenze o le calamità naturali, o più semplicemente per arricchire la vita nello Spirito della comunità cristiana.
Tutte queste circostanze le ritroviamo anche oggi, e siamo spinti a stringerci a Maria e, con lei, ad andare a Gesù con ancora più fede, per soccorrere con la nostra preghiera la Chiesa, la società e il mondo intero.
Quest’anno il tema della speranza accompagna anche la celebrazione del Giubileo.
Siamo quindi invitati a camminare, come pellegrini di speranza, venendo a onorare la Beata Vergine di San Luca nella nostra Cattedrale, chiesa giubilare, dove potremo contribuire alla riconciliazione e alla guarigione del mondo, guarigione dalla disperazione, dall’individualismo e dalla solitudine.
Vi invito a invocare assiduamente la Beata Vergine di San Luca nei giorni della sua visita alla città, nella celebrazione dell’Eucaristia insieme alle vostre comunità, nella preghiera del Rosario, ricordando in particolare i sofferenti e gli ammalati, e – infine – nella visita personale e silenziosa, in cui parliamo a Maria come alla nostra mamma, con la stessa intimità
e con la stessa fiducia. La presenza dell’immagine della Beata Vergine di San Luca in città sarà anche il momento di convocazione solenne per tante realtà della nostra Chiesa locale.
Affidiamo a Lei, dunque, anche il cammino sinodale della Chiesa italiana perché possiamo continuare a edificare le nostre comunità in una vera comunione nello Spirito e cercando di percorrere i sentieri di Dio. Sono desideroso di vivere questi giorni di grazia insieme a voi e vi benedico.
(Lettera di – Matteo Zuppi, arcivescovo Il cardinale si rivolge ai bolognesi perché accolgano con fede la Vergine di San Luca, la visitino in Cattedrale e la preghino come «Madre della speranza»)