Ventisei accoliti e accolite, un dono

(Da “AVVENIRE” quotidiano nazionale cattolico nell’inserto diocesano di “Bologna Sette”)

Oggi, domenica della Santissima Trinità, alle 17.30 in Cattedrale l’Arcivescovo conferirà il ministero dell’Accolitato a ventisei uomini e donne di ventun parrocchie della nostra diocesi.
Anche a un pianorese, Sauro Gavioli, della parrocchia di Pianoro Nuovo  è uno a cui verrò conferito il ministero dell’Accolitato!

Domenica scorsa, su Bologna Sette, sono stati presentati uno ad uno con i loro nomi e quelli delle comunità cristiane dove vivono e operano.
Con questa celebrazione la nostra diocesi si prepara a celebrare un’ importante tappa a proposito dei Ministeri istituiti: nel prossimo anno, il 3 aprile 2026, esattamente, ricorreranno i cinquant’anni dalle prime istituzioni in diocesi.

Il ministero di Accolito dice riferimento all’altare.


L’Accolito è istituito per il servizio al Corpo di Cristo nella celebrazione eucaristica, memoriale della Cena del Signore, e al Corpo di Cristo che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e gli infermi.

In particolare richiama la presenza di Cristo nell’Eucaristia e ricorda all’intera comunità la centralità del mistero eucaristico.
Esercita il proprio ministero, come servizio «istituito» che pertanto ha valore testimoniale e per questo la sua identità è data da alcuni elementi che sono: la chiamata (non si tratta di una semplice autocandidatura), la stabilità (non è un servizio a tempo, benché dopo i primi anni occorra fare una verifica), il riconoscimento pubblico (è un servizio «visibile», segno e testimonianza), il mandato da parte del Vescovo.

Gli ambiti dove l’Accolito esercita il proprio ministero sono anzitutto le celebrazioni liturgiche, in cui avrà a cuore il buon svolgimento della liturgia eucaristica, favorendo l’esercizio dei diversi ministeri e la partecipazione attiva di tutta l’assemblea; porta la Comunione eucaristica agli infermi, agli anziani a casa o dove sono ospitati; in assenza dei ministri ordinati, può esporre e riporre il Santissimo Sacramento, a norma dei libri liturgici.

Un altro ambito proprio di un Accolito è la vita di carità: in collaborazione con i diversi ministri, in particolare con i diaconi, curerà il nesso imprescindibile tra Eucarestia e carità, sostenendo e sensibilizzando iniziative pastorali a favore di poveri, anziani, malati.

Un terzo ambito può essere la formazione liturgica: l’Accolito o l’Accolita istituiti sono chiamati a curare la formazione dei ministranti.

Per la comunità cristiana, parrocchia o Zona pastorale, i Ministri istituiti sono chiamati a essere segno di un dono che è dato a quella comunità: l’Eucaristia, dono che costruisce la Chiesa, la vita della comunità.

Dall’Eucaristia tutto parte e tutto arriva. Evangelizzazione, comunione, vocazione: tre espressioni importanti, tre linee direttrici testimoniate anche dal servizio degli Accoliti.

Accoliti e Accolite, ministri di un dono e da un dono. Per la missione grande della Chiesa.

(Articolo di: Adriano Pinardi:direttore Ufficio diocesano per i Ministeri)