In missione, dalla Parrocchia di Rastignano, per pregare per tutti i giovani della Zona Pastorale 50 di Pianoro, di cui Acutis è patrono.
Questa mattina in piazza San Pietro a Roma Papa Leone XIV proclamerà Santi due giovani italiani: Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati.
Una cinquantina di persone sono partite da Bologna all’alba con un treno per il pellegrinaggio guidato da don Massimo Vacchetti, direttore dell’Ufficio diocesano per lo Sport, pellegrinaggi e tempo libero, organizzato da Petroniana Viaggi.
Nel gruppo anche don Massimo d’Abrosca, parroco a Borgonuovo di Pontecchio Marconi. «Sono contento di partecipare a questa canonizzazione – racconta don Vacchetti – perché questi due giovani ci dicono che è possibile essere santi in ogni stagione della vita e che non c’è da rimandare per vivere una vita intensa e vera.
In particolare, Pier Giorgio Frassati ha segnato e affascinato la mia giovinezza, soprattutto per il legame con l’Eucaristia e con i poveri.
Tutti e due infine sono giovani molto ricchi.
Pier Giorgio Frassati appartiene a una delle famiglie più facoltose di Torino: il padre è il fondatore della Stampa e ambasciatore italiano a Berlino.
Pier Giorgio Frassati appartiene a una delle famiglie più facoltose di Torino: il padre è il fondatore della Stampa e ambasciatore italiano a Berlino.
Carlo invece viene da una famiglia che controlla il gruppo Vittoria Assicurazione.
Sono due giovani ricchi che non hanno reso i loro beni un limite, ma anzi hanno posto Cristo come vera ricchezza della loro vita».
Sono due giovani ricchi che non hanno reso i loro beni un limite, ma anzi hanno posto Cristo come vera ricchezza della loro vita».
«Due santi che ci mostrano come la fede – ha detto don Giacomo Campanella, vicedirettore dell’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile – sia ancora viva nei giovani e per i giovani.
Acutis ci ha accompagnati al Giubileo degli adolescenti mostrandoci la bellezza dell’Eucarestia e scaldando le nostre celebrazioni con la profondità del suo pensiero.
Frassati ha accompagnato il Giubileo dei giovani mostrandoci come la fede sia parte della nostra vita, nello studio e nella natura che tanto amava.
Frassati ha accompagnato il Giubileo dei giovani mostrandoci come la fede sia parte della nostra vita, nello studio e nella natura che tanto amava.
Due santi giovani per i giovani, due santi “della porta accanto” capaci di una fede “disarmata” che porta alla pace e all’amore per Dio e per il prossimo.
Diverse parrocchie hanno ospitato in questi anni incontri sulla figura di Carlo Acutis e la mostra sui miracoli eucaristici da lui ideata.
Tra queste la parrocchia cittadina di San Giuseppe Cottolengo. Speciale il legame di san Carlo con Bologna.
A raccontarlo il domenicano padre Giorgio Carbone, amico della famiglia Acutis e autore del volume «Originali o fotocopie» (Edizioni Studio Domenicano): «Carlo veniva una volta al mese a Bologna con i genitori per incontrare don Ilio Carrai, un sacerdote barnabita che poi fu incardinato nella diocesi di Bologna.
La madre di Carlo, Antonia Salzano, ritornata alla fede grazie alle domande impertinenti e curiose del figlio che aveva appena 3-4 anni, aveva chiesto a una sua amica di poter conoscere un sacerdote per la sua direzione spirituale.
Le venne suggerito don Ilio Carrai, intorno al 1994.
Poi c’è l’altra relazione con Bologna ed esattamente con le Edizioni Studio Domenicano.
Poi c’è l’altra relazione con Bologna ed esattamente con le Edizioni Studio Domenicano.
Nel 2006 Antonia Salzano e il marito Andrea Acutis iniziarono a diventare benefattori della casa editrice e promotori di due collane di libri: “Sources Chretiennes“ e “Talenti”, per proporre i testi della letteratura cristiana antica».
E proprio nel cartellone di Op Meetings 2025 i genitori di Carlo Acutis interverranno con una loro testimonianza sabato 27 settembre alle 11 nel Salone Bolognini. (L.T.)
Profondo il legame tra la nostra città e il giovane Carlo che qui aveva la sua guida spirituale.
Il testo dell’articolo è su Avvenire Bologna Sette.
Il testo dell’articolo è su Avvenire Bologna Sette.
Anche la parrocchia di Rastignano è presente: Francesco ed Emanuela, che si trovano oggi a Roma.

