Beata la vergine che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce,
ha imitato il Signore, sposo delle vergini e principe dei martiri. (Colletta)
Buon 22 novembre,
Santa Cecilia, patrona della musica: morì cantando perché visse la sua morte come uno sposalizio.
Questa ragazzina aveva rifiutato il matrimonio perché si sentiva già sposa di Cristo: visse la sua morte come appunto uno sposalizio, e benché quasi sgozzata, cantava, lei cantava per dei giorni interi colma di gioia.
Oggi al contrario vediamo nella Prima Lettura il re Antioco potente, ricco, fortissimo che muore di tristezza: ecco, il peccato ti fa morire di tristezza, ti deprime davvero, mentre sposare Cristo, vivere per Lui, ti fa cantare di gioia – proprio nella morte, che diventa un matrimonio, una rinascita, un nuovo inizio. Il Signore ci doni di innamorarci di Lui e di sposarlo con tutta la nostra anima per cantare sempre di gioia dentro di noi, ora e per l’eternità!
Gesù Maria Giuseppe vi amo,
salvate anime!
(D.G)

