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Oggi 18 dicembre,

una settimana prima del 25, si festeggia la Madonna del Parto, di cui in  Chiesa veneriamo una copia dell’originale del Santuario di Montefiesole, opera della nostra adoratrice Isabella Pasi.

Preghiamo di essere sempre come Gesù, “immersi e abbandonati” nel grembo immacolato della Madre di Dio e madre nostra

 

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Siamo arrivati a San Luca.

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"La Madonna di San Luca ha in braccio Gesù e lo indica con la mano destra, per indicare la via della Salvezza - ha detto don Remo Resca, rettore del Santuario di San Luca - Maria ha il volto scuro, ad indicazione dell'esistenza del peccato nel mondo".

"Nel Vangelo di oggi, l'Angelo chiama Maria 'piena di grazia', ossia la bellezza piena e compiuta - ha detto don Massimo Vacchetti - attraverso Maria, la bellezza compiuta, arriviamo a Cristo, la bellezza infinita".

Dopo un breve momento di preghiera, don Giulio ha officiato la cerimonia di consacrazione dei fedeli al Cuore Immacolato di Maria, ossia impegnarsi nel corso dell'anno a raggiungere Cristo attraverso Maria.

La consacrazione avviene attraverso le parole di Suor Lucia di Fatima.

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Carissimi genitori…

grazie per questo primo mese di catechismo e per la vostra fiducia e per l’entusiasmo dei vostri figli

Grazie per questo primo mese di catechismo, per la vostra fiducia e per l’entusiasmo dei vostri figli… per chi non c’era la scorsa volta, ricordo tre cose:
– stasera ore 20,45 in parrocchia, incontro aperto a tutti, piccoli e grandi, per progettare e costruire il Carro di Carnevale 2024… pitturare, cartapesta, costruire ecc...
– sabato e domenica prossima, 25 e 26 novembre, ci vediamo a Messa ma non c’è l’incontro di catechismo (come da calendario scritto nella lettera d’inizio anno)
– segnatevi fin d’ora l’incontro per voi genitori il 9 / 10 dicembre, domande libere sulla fede…

Buona settimana a tutti, uniti nella preghiera.
Don Giulio

Ps: vi ricordo ancora la possibilità di camminare insieme ogni giorno sia con il vocalino sul vangelo del giorno (scrivetemi in privato per iscrivervi) che con il canale whatsapp della parrocchia per essere aggiornati su tutta la vita della nostra comunità

UN PASTO CALDO.

un pasto caldo per i senza fissa dimora di Bologna incontrati il giovedì sera dai volontari di Caritastrada e per alcuni nuclei familiari della nostra comunità

In parrocchia dalla collaborazione tra “Caritas”, “Caritastrada”, gruppo giovani e “Associazione Amici di Tamara e Davide” sta nascendo un nuovo progetto.

Abbiamo pensato di preparare, un paio di volte al mese, un pasto caldo per i senza fissa dimora di Bologna incontrati il giovedì sera dai volontari di Caritastrada e per alcuni nuclei familiari della nostra comunità… una piccola mensa comunitaria per fare rete e stringerci a fratelli e sorelle in difficoltà.

Oggi in occasione della 7° Giornata Mondiale dei Poveri vi chiediamo un aiuto, cucinare per tante persone vuol dire anche fare tanta spesa, in fondo alla chiesa c’è una cassettina di legno con il volantino di questa iniziativa, chi vuole e può darci un’aiuto può lasciare lì una piccola offerta per contribuire a questo progetto.

La cassettina rimarrà per tutta la settimana in fondo alla chiesa.
Grazie.


Non tutti sanno che la parrocchia di Rastignano possiede 114 reliquie di santi, tra cui San Paolo l’Apostolo dei Gentili, San Petronio il Patrono di Bologna, San Luigi Gonzaga gesuita protettore degli studenti, San Filippo Neri il santo dei ragazzi di strada e San Vincenzo il santo della carità.

Il termine reliquia (dal latino <resti>) indica l’intera salma (o più sovente una piccola parte) di una persona venerata come santo o beato, oppure un qualsiasi oggetto che abbia avuto contatto con la persona, come vesti o strumenti del martirio.

A Rastignano una reliquia del singolo santo viene esposto in chiesa, nella cappella di sinistra, in occasione della specifica ricorrenza.

Se ne occupa Cristina, mamma di don Giulio, che ha redatto l’elenco completo delle reliquie della parrocchia e provvede a cambiare periodicamente l’oggetto di devozione “Dedicarmi al riordino delle reliquie è stato un impegno speciale ed emozionante – dice Cristina – in particolare sono state restaurate e pulite alcune urne con il vetro oscurato dal tempo.
Mi ricordo ancora l’emozione di pulire il primo vetro, e di leggere sopra l’ampolla  il nome di “Santa Cristina”.
La seconda reliquia è stata quella di “San Vincenzo”, il nome del mio papà. L’emozione è stata forte”.

Un grande impulso per il culto delle reliquie si ebbe dopo l’editto di Milano del 313, col quale Costantino I autorizzò il cristianesimo. In breve si permise la sepoltura di santi e martiri nelle chiese.

Inoltre un’altra mamma… Elena, madre dello stesso imperatore, si recò a Gerusalemme per reperire diverse reliquie della Passione di Gesù, che poi riportò in Europa.

“Esporre l’urna, la croce, il medaglione e l’ovale (vari contenitori delle reliquie) – conclude Cristina – mi ricorda quando da piccola, durante le funzioni, si baciavano questi oggetti.
Oggi è per me un privilegio dedicarmi a questo incarico, anche come segno di devozione.”

Gianluigi Pagani

 

(XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A)

Che belle le parabole - ha detto don Giulio durante l'omelia odierna - i ragazzi del 2012 stanno preparando qualcosa sulle parabole... ma non voglio anticipare nulla.

Nelle parabole, quando c'è qualcosa di strano, significa che è un messaggio importante.
Vi ricordate... stessa paga per chi lavora solo poche ore, oppure la festa per il figliolo prodigo che ritorna.
Anche oggi c'è qualcosa di strano: arriva lo sposo, ossia è il momento della morte.

Le monache di clausura si vestono di bianco quando stanno per morire, perché incontrano il loro sposo.
Anche Chiara Luce Badano, giovane focolarina morta a 19 anni di tumore, ha voluto indossare l'abito bianco nuziale.

Ma lo sposo che arriva di notte, non aveva le sue lampade?
Perché servono le lampade delle vergini?
Forse dovevano prepararsi... la vita quaggiù è infatti una preparazione ad una festa incredibile lassù.

Il Re Davide, scappato nel deserto, scrisse una canzone in cui non aveva sete di acqua ma solo di Dio.

A Roma, al convegno mondiale dei santuari, ci hanno detto che l'uomo oggi ha bisogno di speranza.

Quale è la differenza tra chi viene a Messa e chi non viene?

Lo dice San Paolo: la differenza è la speranza, ossia la vita è un Dio che mi cerca.

E l'uomo risponde 'ha sete di te l'anima mia'.

Le ultime parole di Gesù sulla croce sono 'ho sete', e Madre Teresa scriveva questa parola in ogni cappella.
Noi abbiamo sete di Dio e Lui ha sete di noi.
Ma se Dio ha sete di me, questo mi dà un'immensa speranza, perché posso sempre sbagliare, può andare tutto storto, ma ho la sicurezza che Dio mi sta cercando.

Quindi la morte è l'incontro tra me e Dio.
Il Papa a Roma ci ha detto che dobbiamo regalare speranza.
Alla fine della vita ci sarà Dio che mi sta cercando e quindi lo incontrerò.

Quando lo sposo arriva, solo le vergini che illuminano possano entrare alla festa.
Noi dobbiamo illuminare Dio affinché gli uomini lo possano trovare.
Lo illuminiamo con l'amore, le buone opere, la preghiera, e cercandolo.

"Se faremo luce a Dio, il mondo ritroverà la speranza".

(Nelle foto la riunione del Gruppo Giovani Famiglie, sempre più numeroso)

DON GIULIO, A ROMA, DA PAPA FRANCESCO

Tutti gli incontri si terranno presso la Domus Marie di Roma e sabato 11 alle ore 11:30 vi sarà l’udienza con il Santo Padre.

.Don Giulio si assenterà dalla parrocchia di Rastignano da mercoledì 8 fino a sabato 11 novembre.

Parteciperà infatti a Roma alla 57° Assemblea nazionale dei rettori ed operatori dei santuari, con una serie di incontri sull’accoglienza dei pellegrini, sulla musica e sul canto, sulla preghiera, e sul censimento dei santuari.

Tutti gli incontri si terranno presso la Domus Marie di Roma e sabato 11 alle ore 11:30 vi sarà l’udienza con il Santo Padre.

Di seguito Don Giulio parteciperà all’incontro ‘Avamposti sportivi’ presso Casa La Salle, sempre a Roma, durante gli incontri organizzati dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana, per l’analisi dei percorsi formativi e la della pastorale sportiva in parrocchia.

Rientrerà a Rastignano domenica 12 novembre per la celebrazione delle Sante Messe.

Buon viaggio Don Giulio e salutaci Papa Francesco.

TREKKING DEI SANTI… E DELLA FAMIGLIA

Trekking dei Santi del 1 novembre dalla parrocchia di Rastignano all’Altare Materpacis di Monte Calvo

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Si è concluso il Trekking dei Santi del 1 novembre dalla parrocchia di Rastignano all’Altare Materpacis di Monte Calvo, passando dal pilastrino di San Giovanni Paolo II (nel parco vicino al campo da pallacanestro all’inizio di Via Valle Verde) e dall’Oratorio della Madonna dei Boschi (zona Croara).

Mentre la coppietta Andrea e Monica passeggiavano mano nella mano, i tre fratelli Bassotti (Giulio, Simone e Davide) raccoglievano da terra i frutti della pianta del PONCIRO, che le abili mani di Cristina (mamma di don Giulio) trasformano in un dolce liquore.

Questa è la Grande Famiglia della nostra parrocchia.

QUI SONO VISIBILI TUTTE LE FOTO DELLA CAMMINATA.

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