Meditazione del 16 Settembre 2024

Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito»(…)
All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
(Lc 7, 1-10)

“Non ho mai trovato in Israele una fede così grande”.

La Chiesa ha scelto di mettere le parole del centurione, cioe’ “Non sono degno ..Di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito” appena prima della Comunione, che è il massimo che può accadere qui, sulla terra.

Perché queste parole sono il massimo!
Gesù non ha mai fatto un complimento così grande a qualcuno sulla fede: è la fede che permette a Dio di fare il massimo.

Una fede che è così grande”: quanto è grande, questa fede?

Non ha limiti, perché noi non possiamo mettere dei limiti a Dio: Lui può fare davvero tutto, e l’importante è che faccia di noi un solo corpo.

San Paolo si lamenta, perché i cristiani di Corinto erano divisi: chi mangiava di più, chi mangiava di meno, chi iniziava prima e chi dopo….
Dobbiamo diventare un solo corpo!
Dobbiamo crederci davvero, che nella Messa diventiamo un solo corpo, una sola cosa, e che il Signore ci guarisce, e salva.

Il Signore faccia diventare grande, anzi, senza limiti, la nostra fede nell’Eucaristia.

Gesù, Maria Giuseppe vi amo.
Salvate anime!

(D.G)