TEOLOGIA E COMUNICAZIONE

Per San Tommaso, «comunicare ciò che si sta contemplando» è quanto di più perfetto possiamo vivere su questa terra, perché combina la perfezione della contemplazione con quella della donazione di sé nell’azione.

Allora l’azione acquista una tale qualità interiore che il teologo non si sfinisce quando comunica, non gli dispiace lasciare la sua solitudine riflessiva, perché nella comunicazione contemplativa il suo carisma teologico raggiunge la propria pienezza.

Come insegna ancora san Tommaso, l’azione comunicativa a sua volta dispone a una contemplazione migliore.

San Bonaventura sostiene la stessa cosa, ma insiste sulla correlazione esistente tra la vita interiore e la comunione con il mondo esterno.
Per questo afferma che la perfezione della contemplazione si dà soltanto quando, oltre che contemplare Dio nell’intimità, lo si sa scoprire negli altri.

Da “Vita e dottrina nella fede”.
(Da un dialogo con mons. Víctor Manuel Fernández.)