"Le aziende sono comunità che devono andare oltre il proprio territorio - ha detto Maurizio Marchesini di Confindustria (nella foto) - mi piacerebbe presentare a don Matteo dei progetti concreti. Tipo quello del doposcuola che stiamo già facendo, che assiste i ragazzi, che aiutiamo nei compiti, ed i giovani che insegnano ai più piccoli, per il bene del territorio.
Questo è un primo progetto".

Inoltre sono stati diversi gli interventi sui giovani "...a cui noto che manca il rispetto del lavoro manuale - ha concluso don Giulio - che invece ha grande dignità e significato. Approfittate di avere il Vescovo di Bologna, il presidente della CEI ed un 'imprenditore' anch'egli come responsabile della Faac, per porre domande difficili anche sui vostri problemi concreti: le assunzioni, gli orari dei dipendenti per aiutare le famiglie, la presenza di esponenti di altre religioni con le loro abitudini, il territorio intorno all'azienda, i servizi, i bambini dei vostri dipendenti e la loro scuola, i trasporti e la viabilità, ecc.".

"E poi i veri problemi degli imprenditori, costo del lavoro, costo dell'energia elettrica, costo del credito e soprattutto la concorrenza straniera..." ha aggiunto un imprenditore locale.

"Dal 2019 c'è un progetto che si chiama 'A casa mia' per visite a domicilio per anziani con Isee basso - ha detto Monica Bacci di Attiva - questo potrebbe essere un altro progetto da presentare al Cardinale per aiutare chi non ha possibilità economiche".

"Dobbiamo presentare un progetto per gli anziani soli, il vero malessere della società odierna - ha detto Paolo Scheggi - per creare mini appartamenti per persone sole, con la possibilità di avere un punto di ascolto, una rosticceria, un servizio di lavanderia, per aiutare le persone sole, con un servizio domotico per l'aiuto agli anziani".