(Articolo di DI LUCA TENTORI)
Un convegno per raccontare l’importanza di una firma: si è tenuto martedì scorso, sul tema «8xmille Bene comune.
Per migliaia di gesti di amore e di speranza» nella Sala conferenze «Marco Biagi» dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Bologna.
Il convegno è stato proposto dal Servizio diocesano per la Promozione al Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica «Sovvenire» in collaborazione con Ordine e Fondazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bologna, Acli Bologna e Istituto diocesano per il Sostentamento del clero. L’arcivescovo Matteo Zuppi, in un’intervista a margine del convegno ha ribadito l’importanza della firma per l’8xmille alla Chiesa Cattolica: «C’è molto bisogno – ha spiegato -.
Nonostante si possa pensare che la Chiesa abbia già tanto, fa anche fronte a tante necessità.
Con questa scelta moltiplichiamo il bene, perché permette di trovare delle risposte immediate a tanti bisogni e a tante sofferenze.
Per questo è una firma che aiuta a far arrivare il bene nel mondo».
«La Chiesa è presente nelle regioni di maggiore sofferenza in Italia e all’estero – ha detto ancora il cardinale – e la firma per l’8xmille è un modo di far arrivare un aiuto proprio in questi territori più fragili».
Anche Pierpaolo Donati, membro della Pontificia Accademia delle Scienze sociali e docente di Sociologia all’Alma Mater ha insistito sul valore aggiunto dell’8xmille: «La sussidiarietà non è dare un sussidio, ma creare le condizioni affinché la Chiesa, la prima delle istituzioni della società civile, possa fare quello che deve, ossia adempiere pienamente alla propria missione».
Don Claudio Francesconi, Economo della Cei, ha evidenziato il rapporto tra l’8xmille e la speranza: «Le comunità cristiane che vivono nel tessuto del nostro Paese continuano ad essere sostenute nella speranza e concretamente in progetti che danno corpo e vita alla testimonianza cristiana.
La scelta della firma per l’8xmille è un modo per creare dei ponti di solidarietà e di condivisione con il territorio e la società civile, nell’ottica della costruzione del bene comune».
L’evento è stato moderato da Giacomo Varone, responsabile del Servizio diocesano per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, che ha spiegato la situazione attuale e le prospettive future.
«Siamo qui – ha detto – per ricordare il valore e l’importanza di questa firma che si può tradurre, e si traduce di fatto, in gesti di gratuità per i più fragili e i più deboli, all’interno della comunità ecclesiale, ma anche a favore della società civile.
Promuoviamo la firma per l’8xmille perché, pur nella consapevolezza che la percentuale delle firme è in calo, si vuole riaffermare il valore di questa scelta come bene comune, come qualcosa che arriva a beneficio della società, anche in una fase di supplenza rispetto a ciò che lo Stato, a volte, non riesce a fare».
«Un bene comune – ha concluso che va ricordato e promosso, soprattutto in questo periodo. Vogliamo ricordare quanto valore e ricchezza la Chiesa produce all’interno della società degli uomini, anche soltanto col semplice gesto di una firma a favore dell’8xmille».
Zuppi: «Con questa scelta permettiamo di trovare risposte immediate a tanti bisogni e sofferenze»