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Articoli dall0inserto di avvenire di Bologna


(Dall’inserto domenicale di AVVENIRE  –  Bologna sette – del 2 Novembre 2025)

Sabato scorso le Superiore di comunità religiose femminili, in assemblea, hanno eletto come Delegata Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia) per l’Arcidiocesi suor Elsa Antoniazzi, delle Suore di Santa Marcellina (nella foto).

Al suo fianco, come consigliere, ci saranno:
suor Angela Mara Bosi, Suore Minime dell’Addolorata,
suor Amelia Grilli, Domenicane di Santa Caterina da Siena,
suor Donatella Nertempi, Serve di Maria di Galeazza;
suor Franca Ridella, Figlie di Maria Ausiliatrice.

Il nuovo Consiglio diocesano rimarrà in carica per il quinquennio 2025-2030.
Questo organismo di coordinamento e animazione è al servizio di tutte le comunità e della Chiesa di Bologna, e desidera essere un punto di riferimento per ogni Istituto.

«Sono certa – afferma suor Vincenza Di Nuzzo, presidente Usmi regionale – che questo nuovo Consiglio opererà in piena comunione e sinergia con tutte le Comunità, promuovendo il dialogo, la formazione e la partecipazione della vita consacrata alle iniziative diocesane».

(Dall’inserto “Bologna Sette” di Avvenire, pubblichiamo un’ampia sintesi dell’omelia dell’Arcivescovo nella Messa per la celebrazione cittadina della solennità del Corpus Domini. Testo integrale su www.chiesadibologna. it)

DI MATTEO ZUPPI *

Oggi contempliamo il Corpo del Signore.

È un mistero di amore che non smettiamo di comprendere, che ci fa «sentire» l’amore e la Presenza che, tardi di cuore come siamo, non sappiamo riconoscere, dimentichiamo e che, proprio per questo, non smette di scaldare il nostro cuore e restare con noi.

Non è una lezione ma una Presenza che ci fa trovare il cuore, cioè noi stessi, perché troviamo Lui.

È Cristo che «fa comunione» con noi, ma ha bisogno del nostro cuore.
Lui si dona per la nuova ed eterna alleanza, definitiva, che mette pace tra terra e cielo.

Ma perché l’alleanza la capiamo bisogna essere in due e non può farla senza la nostra personale scelta.
Lui fa comunione con il suo pane e questa ci impegna a fare comunione della nostra vita, a fare comunione con il nostro prossimo, ad essere prossimo per chi incontriamo.

È una Presenza, non un’emozione, ineffabile, cangiante, un’entità indefinita e che per questo può assumere qualsiasi significato ma sempre modellato sul nostro io. È un Corpo che richiede attenzione, concretezza, costanza, che dobbiamo accogliere fisicamente nel cuore, che accende i nostri sensi. È nostro, non per possederlo, ma per amarlo.

Questo suo amore è il vero giudizio sulla nostra vita, sul nostro non amore, sulle complicità con colui che rovina la nostra vita e quella del prossimo.
Il suo giudizio è l’amore che possiamo comprendere e per questo diventare consapevoli della nostra resistenza, diffidenza, chiusura e delle conseguenze che questo causa su di noi e sul prossimo.

Sembra quasi che abbiamo paura del cuore, tanto che ci abituiamo a vivere senza, a tenerlo nascosto, perché farlo vedere ci fa sentire esposti, vulnerabili.
Cosa diventa la vita senza cuore, cioè quell’intreccio che ognuno di noi è, che solo l’amore sa conoscere?

In un mondo senza legami veri, egocentrico, pensiamo che il cuore per essere se stesso debba consumare, possedere, in quell’individualismo malsano che segna la vita. Il mondo così finisce per perdere il cuore.

Alcuni teorizzano che bisogna mettere da parte il cuore, come se non ci facesse vedere bene, diventasse ingenuità, ci facesse soffrire troppo, o che il mercato e lo sviluppo hanno conseguenze inevitabili e necessarie. 

Non possiamo mai accettarlo!
La Pasqua è il doloroso passaggio che attraversa il buio, l’oscurità più grande, la morte.

Solo così la speranza si realizza.
La fiducia nel Signore addolcisce i «guai» inevitabili della vita vera, come dice Manzoni, e li rende utili per una vita migliore.

Solo «vedendo con il cuore », con gli occhi del cuore, scopriamo il mondo intorno.
L’Eucaristia dona il cuore e la comunione con il Signore e con i fratelli.
Ed è propria questa comunione la nostra forza, perché amore, infinito e con infiniti significati, amore che nutre il nostro cuore insoddisfatto, incerto, smarrito, peccatore.

Come ricorda Papa Leone XIV, nell’unico Cristo noi siamo uno.
Camminiamo insieme, cammineremo insieme con la gioia nel cuore e il canto sulle labbra.
Ci fermeremo ad adorare il suo Corpo, cioè a dire: “Gesù, io sono tuo e ti seguo nella mia vita, non vorrei mai perdere questa amicizia, questa comunione con te” (Dn68).

Restare con Gesù ci aiuta a restare e a non scappare, ci apre, non ci chiude, ci fa essere intimi con noi stessi per essere di cuore con tutti.

* arcivescovo

Nell’omelia della celebrazione cittadina del Corpus Domini, Zuppi ha ricordato che Gesù «fa comunione con il suo pane e questa ci impegna a fare comunione della nostra esistenza»

Sono stati centinaia i fedeli che hanno partecipato alla Messa in San Paolo Maggiore in occasione del Corpus Domini cittadino.
Al termine della celebrazione si è svolta anche la processione del SS. Sacramento lungo le vie Barberia e Cesare Battisti.

La firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica va apposta sulla scheda allegata al Modello Cud per coloro che possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati attestati dal Modello e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

I lavoratori dipendenti e i pensionati che, oltre ai redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, possiedono altri redditi e/o oneri detraibili/deducibili e non hanno la Partita Iva, possono presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730 precompilato o ordinario: anche, qui, la firma va apposta nell’apposita scheda.

C’è poi il modello Redditi, per chi non sceglie il 730 oppure per chi è tenuto per legge a compilarlo. In tutti i casi, occorre firmare nella casella «Chiesa cattolica» facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta, nel riquadro denominato «Scelta per la destinazione dell’Otto per mille dell’Irpef» nella scheda.

Per informazioni e chiarimenti si può consultare il sito internet all’indirizzo www.8Xmille.it

Oltre mille partecipanti alla Run for Mary, camminata ludico-motoria di cinque chilometri, da piazza Santo Stefano al cortile dell’Arcivescovado, dove si è poi svolto un brunch conviviale alla presenza del cardinale Matteo Zuppi.

Il tutto organizzato dall’associazione Via Mater Dei, dalla Diocesi di Bologna, dal Comitato per le Manifestazioni Petroniane e dal Comune, in collaborazione con diverse associazioni sportive.

Oramai giunta alla sesta edizione, la camminata si svolge in occasione della visita in città della Madonna di San Luca, a cui è dedicata con il termine inglese «Mary».

«Tutti i camminatori erano in maglia verde – spiega don Massimo Vacchetti, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale dello sport – una sorta di lungo green carpet nella città.

Il verde richiama il Giubileo della speranza e l’anniversario dei 100 anni dal primo scudetto del Bologna, vinto appunto contro il Genoa, indossando la maglia verde».

Alla partenza della manifestazione era presente l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci che ha dato il via all’evento con una campanella.

«Nel corso della camminata le persone hanno potuto ammirare tutte le opere artistiche restaurate grazie al loro contributo –  conclude don Massimo – un modo per scoprire i tesori nascosti tra le vie più belle della città, grazie al progetto artistico P’Arte la Run».

CONCERTO PER DON BAVIERI. 

Domenica 15 giugno alle 17.30 nell’Abbazia di Zola (via Don A. Taddia, 20), concerto con dedica speciale a don Luciano Bavieri, sacerdote originario di questa comunità deceduto 4 anni fa.

(Dal quotidiano Nazionale “AVVENIRE” – inserto domenicale “Bologna Sette”)

(Foto di repertorio)

Domenica 15 alle 17.30 in Cattedrale l’arcivescovo Matteo Zuppi conferirà il ministero permanente dell’Accolitato a:
Maria Greca Calvi, della parrocchia di San Venanzio di Galliera;
Francesco Capri, della parrocchia di San Biagio di Cento;
Paola Chiesa, della parrocchia di Castenaso;
Isabella Damilano, della parrocchia di Funo;
Anna Rita Di Marco, della parrocchia di San Luca Evangelista;
Fabiola Diquattro, della parrocchia di Santa Maria del Suffragio;
Mirco Fabbri, della parrocchia di Gesso;
Maria Luisa Galli, della parrocchia di Santa Maria Annunziata di Fossolo;

Sauro Gavioli, della parrocchia di Pianoro Nuovo;

 

Daniele Matteucci, della parrocchia di Santa Maria in Strada;
Paolo Nipoti, della parrocchia di Santa Maria della Carità;
Rosella Pellicciaro, della parrocchia di Castenaso;
Mauro Pieragostini, della parrocchia della Beata Vergine Immacolata in Bologna;
Mirco Pondrelli, della parrocchia di Santa Lucia di Casalecchio di Reno;
Matteo Proni, della parrocchia di Anzola dell’Emilia;
Michele Punzetti, della parrocchia della Beata Vergine Immacolata in Bologna;
Massimo Rimondini, della parrocchia di Castenaso;
Martino Ruppi, della parrocchia di Nostra Signora della Pace;
Maria Sirpe, della parrocchia di San Giovanni Battista di Castenaso;
Mascia Tangerini, della parrocchia di Villanova;
Giampaolo Tomassone, della parrocchia di Trebbo di Reno;
Herbert Uchechukwu Nwakamma Okoro, della parrocchia di Vergato.

Verrà conferito il ministero dell’Accolitato anche ai seguenti candidati al Diaconato:
Giuseppe Nini, della parrocchia di San Francesco di Assisi in San Lazzaro di Savena;
Massimo Perrina, della parrocchia di San Giovanni Battista di Casalecchio di Reno;
Sergio Rimondi, della parrocchia di Sant’Antonio da Padova a La Dozza;
Loris Tedeschi,
 dell’Unità pastorale di Castel Maggiore.