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IMPARIAMO A PREGARE COME SAN GIOVANNI PAOLO II

"Ognuno di noi ha un'immagine di San Giovanni Paolo II - ha detto don Giulio durante l'omelia odierna davanti alla Reliquia di Karol Wojtyla - a me ha sempre colpito il suo sguardo, uguale a quello di Maria nelle icone. Sembrava uno sguardo che andasse oltre, altrove. Era uno sguardo presente, ma oltre, in un'altra dimensione.

Lui era preghiera, e le letture di oggi ci danno tre indicazioni di come si prega:

1) oggi si ricordano i Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria, che ci hanno insegnato che la preghiera si fa insieme, quando è comunione;

2) oggi si ricorda la preghiera brevissima... Il sangue di tuo fratello grida a me. La prima preghiera è stato un grido silenzioso. La preghiera è il grido dei martiri;

3) oggi Gesù 'sospira', come sulla croce, la vera preghiera è infatti la croce, la sofferenza che viene offerta al Padre, come nella Messa".

(alcune immagini di rastignano con la Sacra Reliquia e un video.
Cliccando le immagini si ottiene un ingrandimento)

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LA SPERANZA

Al via la riflessione di monsignor Francesco Cavina, Vescovo emerito di Carpi, sul tema "La Speranza per San Giovanni Paolo II", davanti alla reliquia di Karol Wojtyla.
La speranza è incrollabile
(Giovanni Paolo II)
"Anche se sono vissuto fra molte tenebre, sotto duri regimi totalitari, ho visto abbastanza per essere convinto in maniera incrollabile che nessuna difficoltà, nessuna paura è così grande da poter soffocare completamente la speranza che zampilla eterna nel cuore dei giovani.
Non lasciate che quella speranza muoia!
Scommettete la vostra vita su di essa! Noi non siamo la somma delle nostre debolezze e dei nostri fallimenti; al contrario, siamo la somma dell'amore del Padre per noi e della nostra reale capacità di divenire l'immagine del Figlio suo.
Là, tra gli uomini, è la casa di Cristo, che chiede a voi di asciugare, in suo nome, ogni lacrima e di ricordare a chi si sente solo che nessuno è mai solo se ripone in Lui la propria speranza".


Da domani a domenica 23 nella chiesa dei Santi Pietro e Girolamo a Rastignano di Pianoro (Via Andrea Costa, 65) sarà esposta la reliquia di San Giovanni Paolo II, consistente in un’ampolla contenente delle gocce di sangue del Santo Padre, consegnata nel 2017 al Centro culturale San Paolo, espressione della famiglia paolina fondata dal Beato Giacomo Alberione, direttamente dal cardinale monsignor Stanislao Dziwisz.

L’Ostensione della reliquia avverrà, all’interno dell’Adorazione Eucaristica perpetua che la parrocchia di Rastignano porta avanti oramai da diversi anni, con oltre 380 volontari che si alternano 24 ore al giorno per la preghiera davanti al Santissimo.

L’esposizione della reliquia avviene nell’anno giubilare ed in occasione del ventennale della nascita al cielo di San Giovanni Paolo II, del trentennale dell’ «Evangelium Vitae» e del quarantennale della «Dives in misericordia», e rientra nel XV Festival della vita, dal titolo «Vivere è… agire: come pellegrini di speranza».

Questo festival è un progetto culturale itinerante che «festeggia» la vita attraverso performance artistiche e musicali, conversazioni e approfondimenti, convegni, mostre e installazioni. Nel corso della settimana prossima la reliquia di San Giovanni Paolo II

Sarà esposta anche in alcune altre chiese della Valle del Savena, tra cui
– Santa Maria Assunta a Pianoro Nuovo (nella
 mattinata di martedì 18 e tutto giovedì 20),
– San Giacomo a Pianoro Vecchio (nel pomeriggio di venerdì 21) e San Bartolomeo a Musiano (nel pomeriggio di mercoledì 19).

Lunedì 17 febbraio alle 20.45 nella chiesa di San Pietro di Rastignano il vescovo emerito di Carpi, monsignor Francesco Cavina, parteciperà ad un momento di preghiera sul tema de «La speranza nella vita di San Giovanni Paolo II».

Domenica 23 febbraio, la Santa Messa delle 11.30 sarà celebrata dal vescovo emerito di Imola monsignor Tommaso Ghirelli.

«Questa Ostensione straordinaria nella Zona pastorale 50 vuole essere una grande missione che intende coinvolgere le persone e predisporre gli animi di tutti ad accogliere la Grazia di Dio nel loro percorso di vita quotidiana, sull’esempio dell’amato Papa polacco dice don Giulio Gallerani, moderatore della Zona pastorale 50 Pianoro – è un modo per accogliere l’invito di San Giovanni Paolo II ad “essere disposti ad impegnare quotidianamente la nostra vita per trasformare la storia”, affinché ognuno di noi possa dare fattivamente il proprio contributo

(Da AVVENIRE – Inserto domenicale “Bologna Sette” di Gianluigi Pagani)

Il pianorese Biagio Cunsolo è il nuovo diacono della Chiesa di Bologna,
consacrato oggi, 9 febbraio 2025,in Cattedrale dal cardinale Matteo Zuppi
 
 
"Sono arrivato a questo momento perché non mi sono mai fermato alla superficie - afferma Biagio Cunsolo - ho cercato in profondità senza mai rimanere curvo sulle mie storie e le mie sconfitte. Il mio 'Eccomi' è frutto di una strada percorsa sempre accanto al Signore. Fidandoci di Lui tutte le strade, anche quelle più impervie, diventano giuste.
Vivo con immensa gioia questo momento di Grazia; a chi si sente bloccato o non all’altezza dico che quello che conta è aprirsi generosamente alla comprensione e all’aiuto del prossimo, il resto verrà da sé. 'Rapportarsi con semplicità, ascolto e accoglienza accorciando distanze e abbattendo steccati' è il mio motto d’amore nei confronti di tutti".

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Momento di convivialità a Musiano


Nove nuovi diaconi per la diocesi – Biagio Cunsolo per Pianoro Nuovo ci parla

Dall’inserto di AVVENIRE  “Bologna sette”  un articolo che consigliamo la lettura DI CHIARA UNGUENDOLI Oggi alle 17.30 in Cattedrale, l’arcivescovo Matteo Zuppi durante la Messa ordinerà Diaconi nove laici: Emilio Carloni di San Pietro nella Metropolitana; Fabio Castellini di San Lorenzo di Budrio; Biagio Cunsolo di Santa Maria Assunta di Pianoro; Daniele Fumagalli, Arrigo Pallotti e Giacomo Serra di Sammartini; Paolo Guizzardi di San Paolo di … Continue reading Nove nuovi diaconi per la diocesi – Biagio Cunsolo per Pianoro Nuovo ci parla »

 

Questa mattina, presso la parrocchia di Sant’Ansano di Pieve del Pino, il sindaco del Comune di Pianoro Luca Vecchiettini, alla presenza anche dei rappresentanti del Comune di Sasso Marconi, ha inaugurato una targa commemorativa dedicata a suor Elena Cavazzoni, originaria proprio di Pieve del Pino, in occasione del venticinquesimo della sua morte.

È stata una persona splendida – ricorda l’amica Giusy – conferma viva della presenza dello Spirito Santo che tutto può… e basta sapere aspettare. Il Signore c’è anche quando non riusciamo a vederlo.

Il mio cuore insieme a quello di tutti i componenti della comunità hanno oggi rivissuto la sua presenza viva in mezzo a noi. La gioia con cui lei cantava con l’amore e la certezza della presenza di Dio nella sua vita.

La frase che suor Elena ripeteva, con gioia, spesso cantando, era ‘Cristo vive in me, alleluia. Cristo vive in me, che meraviglia è che Cristo vive in me’.

Spesso cantava, anche al Bellaria, quando era già malata, mentre la accompagnavo alle visite…”.

Di seguito si è svolto un pranzo conviviale.
Presenti anche i parroci della Zona Pastorale 50 e i familiari di suor Elena.

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