Silvia Ferraro de Le Botteghe di Rastignano Ascom,
don Giulio Gallerani parroco di Rastignano e moderatore Zona Pastorale 50,
e Federica Maranesi presidente dell'associazione Amici di Tamara e Davide,
e con Giancarlo Tonelli Ascom Bologna.
Le foto scattate, dell’importante evento, potrete visionarle al presente LINK
responsabile Ascom di Rastignano
All’insegna dello shopping, del buon cibo e del divertimento, per grandi e piccini.
È questa la ricetta di “Rastitown in festa”, che ritorna con la settima edizione venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 maggio prossimi.
e il sabato (con la Festa del baratto, dalle ore 15 in parrocchia)
entrerà nel vivo domenica 18 maggio, come da tradizione oramai consolidata, con una giornata tra i gazebo dei commercianti e delle associazioni (e tanta musica) nel Parco di Villa Pini.
Si prosegue con una bella iniezione di ottima musica by “The Ismé Ensamble”, Dj Ghini e, dalle 20,30, “Ze Tafans”; ma ci sarà spazio anche per premiare i “Rastignanesi dell’anno”, godersi tante risate col cabaret del “Duo Torri” e farsi sorprendere dai premi offerti dai commercianti.
Comunicato stampa:
Sono anni che organizziamo questo Evento tutti insieme, oggi siamo alla settima edizione perchè abbiamo la consapevolezza di vivere questo luogo Pianoro, di cui Rastignano è la sua propensione anzi l’aggancio verso la città, sospeso fra Bologna ed i monti, fra leggende e storia, anche se purtroppo della storia di questo meraviglioso luogo poco ci è rimasto, e questa consapevolezza ci porta a difendere con le unghie e con i denti ogni angolo del suo territorio.
Siamo noi cittadini, che amiamo questo luogo, e che siamo consapevoli di vivere una comunità coesa fatta di residenti, commercianti, parrocchia, associazioni di volontariato, che presidiamo il territorio, che è il nostro bene comune, con i suoi percorsi, le sue prime colline, il suo fiume e il suo verde che ci affascina.
Siamo noi, tutti insieme, la forza di questa frazione, e questa forza determina una sana vita del luogo.
Siamo noi che ci premuriamo di renderlo vivibile con le feste e gli eventi, per noi e per il futuro dei nostri figli, perché amiamo Rastignano dove ci viviamo e ci lavoriamo.
Amare il proprio luogo e tutelarlo vuol dire essere cittadini attivi; vuol dire mettere a disposizione i propri saperi, la propria specificità.
E partendo dal luogo parliamo dell’argomento che ci sta a cuore, il commercio, perché vorremmo ricordare a noi tutti che le città e paesi sono nati dal commercio, nel corso della storia le genti hanno dato l’avvio ai mercati semplicemente agli incroci delle strade e in generale lungo i fiumi.
Sono stati i commercianti e gli artigiani a costruire i paesi e le città, e questi non sono altro che luoghi di nascita degli scambi delle culture e delle merci.
Da sempre sosteniamo che le botteghe sono parte integrante del tessuto urbano, un collante per la comunità e quindi un insostituibile presidio del territorio, che svolge una funzione sociale utile ed anzi determinante per una sana vita dei luoghi in cui opera e che va aiutato a svolgere questa funzione.
Purtroppo la situazione che si è venuta a creare dal marzo 2020 con la totale chiusura delle attività di vicinato e successivamente con le notevoli restrizioni che hanno portato ad un apri/chiudi continuo, se da un lato hanno frenato seppure parzialmente il proliferare del virus, dall’altro hanno messo letteralmente in ginocchio la piccola impresa commerciale del territorio che da sola e con scarsi sostegni ha dovuto fronteggiare la crisi più devastante del dopoguerra.
E ora con i venti di guerra, l’e.commerce che si espande a vista d’occhio la crisi sta mordendo ancora di più.
Da questa consapevolezza è scaturita la necessità di essere operativi, di cercare momenti di aggregazione possibile non solo tra di noi, botteghe di vicinato, ma di rafforzare ancora di più il dialogo con le varie Associazioni di Volontariato presenti sul territorio e con l’Amministrazione Comunale di questo paese, che può e deve intervenire a favore del nostro settore, aiutando, pubblicizzando e sostenendo assieme a noi tutte le iniziative possibili per incrementare la disponibilità dei cittadini del territorio a spendere nelle botteghe sotto casa.
Ne va non solo della nostra sopravvivenza ma anche di quella del paese che senza di noi sarebbe un luogo spento, insicuro senz’anima né storia.
E chi ci amministra credo abbia la consapevolezza che senza l’ascolto di noi cittadini il paese può subire un danno che riguarda l’intero contesto urbano.
Perché, come ho detto prima, un luogo bello, fruibile e accogliente favorisce l’aggregazione, la solidarietà e lo scambio delle merci, delle idee e delle emozioni.
La forza del Commercio di vicinato è questa, che non trova paragoni né sostituti in nessun e.commerce, perché la sicurezza, la socialità e la tutela dei luoghi del vivere non si acquistano sul Web , né si moltiplicano con i like.
E che soprattutto noi sappiamo che da soli non si va da nessuna parte, che occorre fare rete in tutti i sensi, con le Associazioni di Volontariato, La Parrocchia, la Scuola, perché solo presidiando e tutelando il territorio, solo facendo condivisione e comunità potremmo permettere a questo luogo di continuare a vivere inventandosi il futuro, dove ciascuno abbia la possibilità di vivere la sua favola personale.