«P’Arte la Run» è un progetto che si propone di recuperare immagini votive care ai Bolognesi, che necessitino di un intervento di restauro perché notevolmente danneggiate e degradate.
«Il recupero di queste piccole opere non si ferma al mero restauro dell’immagine – racconta Andrea Babbi, dell’associazione Via Mater Dei – ma intende promuoverne il valore religioso, culturale e turistico, coinvolgendo tutta la comunità».
Dopo il restauro degli affreschi di via Petroni (2019), della Crocifissione in piazza Aldrovandi (2021), dell’icona in via Piella (2023), della Madonna della Verecondia in via Santo Stefano (2024), quest’anno il progetto è più articolato e riguarda tre Madonne con Bambino, dislocate a pochi metri l’una dall’altra, in via de’ Chiari, piccola strada che congiunge via Castiglione con via Cartoleria.
Come per le opere precedenti, il restauro è stato affidato allo studio Sos.Art di Carlotta Scardovi. «L’intervento conservativo ha consentito di fermare i gravi fenomeni di degrado presenti sulle immagini votive affrescate – spiega Scardovi -, come ad esempio la decoesione della pellicola pittorica e depositi superficiali e protettivi alterati e completamente anneriti nel tempo: con il consolidamento, la pulitura della superficie ed un rispettoso, accurato e puntuale intervento di ritocco pittorico, siamo stati in grado di restituire alle opere una corretta leggibilità e a garantirne la loro conservazione nel tempo».
Una delle Madonne è posizionata nel muro dell’Aula absidale di Santa Lucia, e per questo anche l’Università di Bologna ha voluto partecipare al progetto.
«La vicenda degli isolati, dei quali si recupera ora la tradizione sacra e popolare, è davvero suggestiva – dice Giovanni Molari, Rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna -.
L’apparenza odierna è di un quartiere universitario, ma, fino a pochi secoli fa, via de’ Chiari era un canale a cielo aperto, dove esisteva una chiesa all’angolo con via Monticelli, e le sedi attuali di due Dipartimenti universitari erano abitate da religiosi.
La dimensione sacra prevaleva, costellando di immagini devozionali i passaggi lungo i quali si muovevano i Bolognesi. Recuperarne la memoria significa scoprire una stratificazione remota che oggi parla anzitutto attraverso il riuso dei manufatti».
«Il 3 giugno alle 11.30 inaugureremo questi tre restauri alla presenza del nostro arcivescovo Matteo Zuppi – spiega don Massimo Vacchetti, ideatore del progetto – e Maria ritornerà a splendere anche in questa strada».
«La Vergine Maria si trova a tutti i crocevia per indicarci la strada: così dice Hans Urs von Balthasar, nel suo libro sul Rosario – racconta Gioia Lanzi del Centri studi per la Cultura Popolare – e proprio il Rosario in molti casi si recitava insieme davanti alle piccole, e grandi, immagini sacre che costellano le vie di Bologna: uno spazio, che da privato si tramutava così non in pubblico, ma in comunitario.
Queste immagini accompagnano con la loro bellezza i nostri passi; indicano la benedizione sul posto della Madonna di San Luca durante i suoi viaggi, la presenza di una piccola chiesa ormai perduta, la devozione di una famiglia. Affondano nella storia e danno un volto più umano alla città, suggerendo che ogni meta dei nostri passi è santificata dall’essere sempre sotto gli occhi di Maria».
Per chi volesse sostenere il progetto con una donazione: Associazione Via Mater Dei, Iban IT92F050340243300000000260 3, causale «Restauro Madonne via de’ Chiari».
(Articolo di Gianluigi Pagani)
Le tre immagini mariane verranno inaugurate il 3 giugno alla presenza di Zuppi