All’inizio di un nuovo anno percepiamo il bisogno di contare i giorni, misurare il tempo.
L’Evangelista Luca scrive che Maria e Giuseppe obbediscono alla Legge circoncidendo Gesù all’ottavo giorno.
In loro c’è qualcosa di più profondo che non l’osservanza di un precetto: hanno cure del tempo compiendo la cosa giusta al momento opportuno.Obbedire a una norma temporale ci educa a riconoscere che non siamo noi i padroni del tempo, ma il tempo è un bene che ci viene donato e al cui ritmo dobbiamo sottostare.
Gustanto il tempo come un dono offerto impariamo a riconoasce la vita stessa come un bene che non ci appartiene, ma di cui siamo debitori, verso Dio e gli altri.
Maria ci suggerisce una seconda custodia importante, quella del cuore.
Mentre altri parlano e lodano, lei rimane nel silenzio di chi sa accogliere e meditare la “Parola” di Dio.
La custodia del silenzio e del cuore generano poi una una custodia ulteriore: delle labbra e delle parole.Dio, attraverso Mosè, pone sulle labbra di Aronne le parole della benedizione.
Quali sono le parole che maggiormenete affiorano sulle nostre labbra ?
Custodendo, come Maria la Parola nel cuore diventiamo capaci, come Aronne, di benedire e donare pace.
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