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23 Aprile – San Giorgio – Onomastico di Papa Francesco.
Vi proponiamo la lettura della Sua eredità spirituale.
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Un aneddoto comunque lo condivido volentieri: durante la messa del funerale, parlando di Giovanni, don Daniele disse che si firmava nei messaggi e su quel che scriveva “Gio, il tumorato di Dio”, io stavo già piangendo da un pezzo e senza alcun ritegno, ma in quel momento ho pensato: – Ma che somaro! – e mi si è aperto un gran sorriso tra le lacrime, perché era così, in ogni momento anche di estrema difficoltà sapeva prendersi cura di te per alleviare ogni tua fatica.
Nelle prossime settimane sarà predisposto, nel retro della chiesa di San Giovanni Battista di Montecalvo, un ‘Punto Sosta Pellegrini’, con una sala e un bagno a disposizione, oltre ad alcuni tavoli e panchine da esterno.
Il Punto Sosta è un’iniziativa per favorire quanti salgono alla chiesa, a piedi oppure in bicicletta, per una passeggiata, trekking, pellegrinaggio o biciclettata, ed a quanti gradiscono fare un picnic o anche solo ammirare lo splendido panorama che si gode dal retro della chiesa di Montecalvo.
Il tutto sempre in un’ottica di fede ossia “…nei luoghi di chiesa esterni come interni si deve favorire l’incontro con il Signore – raccontano i volontari della parrocchia – nelle diverse forme e nei diversi linguaggi che Dio ha posto nel cuore di ognuno di noi”.

«La santità della porta accanto, seme di speranza ».
Questo il tema delle Stazioni quaresimali della Zona pastorale 50 che prevedono ogni venerdì le confessioni alle 20 e la Messa alle 20,30.
Si è iniziato venerdì scorso a Pieve del Pino, ricordando suor Elena Cavazzoni.
Le prossime sono il 21 marzo a Musiano, ricordando don Giorgio Paganelli;
il 28 marzo a Rastignano meditando su Tamara Ciurlo e Davide Martelli, a cui è dedicata l’associazione «Amici di Tamara e Davide»;
il 4 aprile a Montecalvo ricordando Fausto Aiolfi;
l’11 aprile a Pianoro Nuovo riflettendo su Giovanni Dalmastri.
Infine il 18 aprile, Venerdì Santo, alle 20,30 si svolgerà la Via Crucis della Zp50 lungo via Sant’Andrea, utilizzando gli scritti di «Nonna Susanna», ovvero suor Maria Veronica.
«Sono tutte persone che hanno vissuto e che si sono impegnate sul nostro territorio – ricorda don Giulio Gallerani – dimostrano che la santità vuol dire essere “pieni di Dio”.
Il santo è diverso perché appartiene totalmente a Dio: non è il più intelligente, il più bravo, il più buono umanamente, ma è colui che ha più rapporto con Dio e che più ti parla di Dio». (G.P.)
(Dall’inserto di AVVENIRE – Bologna Sette)
Al cinema Bristol (via Toscana 1469 verrà proiettato, domani alle 20.45, il film documentario «Segui me» dedicato a suor Elena Cavazzoni.
Nata e vissuta a Pieve del Pino, nella Zona pastorale Pianoro, ha lasciato un segno indelebile nella vita di molte persone.
Dopo la conversione, seguendo il parroco don Luigi Venturi, si è impegnata nel gruppo di Rinnovamento nello Spirito Santo, nelle attività di Radio Maria e nei pellegrinaggi dell’Unitalsi a Lourdes e Medjugorie.
Poi l’incontro con la Comunità dei figli di Dio e con Padre Serafino Tognetti, e la sua successiva consacrazione nel 1999.
All’inizio del 2000 le condizioni di salute di Elena peggiorano sensibilmente, ed entra in alcuni periodi in una sorta di «coma vigile».
Il 9 gennaio 2000, mentre è ricoverata all’Ospedale Bellaria, Elena emette i voti religiosi di povertà, castità ed obbedienza, diventando la prima consacrata di Pieve del Pino, forse l’unica a memoria degli anziani del territorio.
Tutto il percorso di santità di Elena viene descritto nel libro «Nascosti con Cristo in Dio», un volume che racconta la testimonianza di vita e di morte di quattro giovani della Comunità fondata da don Divo Barsotti.
«Elena Cavazzoni ci ha insegnato che a Gesù non bisogna mai dire di no – scrivono gli amici Giusy e Raffaele – attendere in ogni azione a far bene quello che si fa; dare sempre, con le finezze della carità, non rimanere mai estraneo».
(articolo di Gianluigi Pagani)
Da domani a domenica 23 nella chiesa dei Santi Pietro e Girolamo a Rastignano di Pianoro (Via Andrea Costa, 65) sarà esposta la reliquia di San Giovanni Paolo II, consistente in un’ampolla contenente delle gocce di sangue del Santo Padre, consegnata nel 2017 al Centro culturale San Paolo, espressione della famiglia paolina fondata dal Beato Giacomo Alberione, direttamente dal cardinale monsignor Stanislao Dziwisz.
L’Ostensione della reliquia avverrà, all’interno dell’Adorazione Eucaristica perpetua che la parrocchia di Rastignano porta avanti oramai da diversi anni, con oltre 380 volontari che si alternano 24 ore al giorno per la preghiera davanti al Santissimo.
L’esposizione della reliquia avviene nell’anno giubilare ed in occasione del ventennale della nascita al cielo di San Giovanni Paolo II, del trentennale dell’ «Evangelium Vitae» e del quarantennale della «Dives in misericordia», e rientra nel XV Festival della vita, dal titolo «Vivere è… agire: come pellegrini di speranza».
Questo festival è un progetto culturale itinerante che «festeggia» la vita attraverso performance artistiche e musicali, conversazioni e approfondimenti, convegni, mostre e installazioni. Nel corso della settimana prossima la reliquia di San Giovanni Paolo II
Sarà esposta anche in alcune altre chiese della Valle del Savena, tra cui
– Santa Maria Assunta a Pianoro Nuovo (nella mattinata di martedì 18 e tutto giovedì 20),
– San Giacomo a Pianoro Vecchio (nel pomeriggio di venerdì 21) e San Bartolomeo a Musiano (nel pomeriggio di mercoledì 19).
Lunedì 17 febbraio alle 20.45 nella chiesa di San Pietro di Rastignano il vescovo emerito di Carpi, monsignor Francesco Cavina, parteciperà ad un momento di preghiera sul tema de «La speranza nella vita di San Giovanni Paolo II».
Domenica 23 febbraio, la Santa Messa delle 11.30 sarà celebrata dal vescovo emerito di Imola monsignor Tommaso Ghirelli.
«Questa Ostensione straordinaria nella Zona pastorale 50 vuole essere una grande missione che intende coinvolgere le persone e predisporre gli animi di tutti ad accogliere la Grazia di Dio nel loro percorso di vita quotidiana, sull’esempio dell’amato Papa polacco dice don Giulio Gallerani, moderatore della Zona pastorale 50 Pianoro – è un modo per accogliere l’invito di San Giovanni Paolo II ad “essere disposti ad impegnare quotidianamente la nostra vita per trasformare la storia”, affinché ognuno di noi possa dare fattivamente il proprio contributo
(Da AVVENIRE – Inserto domenicale “Bologna Sette” di Gianluigi Pagani)








"Ognuno di noi ha un'immagine di San Giovanni Paolo II - ha detto don Giulio durante l'omelia odierna davanti alla Reliquia di Karol Wojtyla - a me ha sempre colpito il suo sguardo, uguale a quello di Maria nelle icone. Sembrava uno sguardo che andasse oltre, altrove. Era uno sguardo presente, ma oltre, in un'altra dimensione.










Da domani a domenica 23 nella chiesa dei Santi Pietro e Girolamo a Rastignano di Pianoro (Via Andrea Costa, 65) sarà esposta la reliquia di San Giovanni Paolo II, consistente in un’ampolla contenente delle gocce di sangue del Santo Padre, consegnata nel 2017 al Centro culturale San Paolo, espressione della famiglia paolina fondata dal Beato Giacomo Alberione, direttamente dal cardinale monsignor Stanislao Dziwisz.