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Segnarsi con l'acqua benedetta all'ingresso della chiesa è un atto che ravviva in noi la grazia del Battesimo.

Ha un potere di benedizione ed esorcistico, purifica il cuore, ci lava dai peccati veniali e ci predispone a ricevere l'Eucaristia, ad entrare nel rapporto con Dio.
Quindi è un atto molto molto importante.
Abbiamo ben tre acquasantiere entrando nella nostra chiesa.

Don Giulio

 

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“Non ho voglia, ma poi si penti e ci andò”
– ha detto don Giulio commentando il Vangelo durante l’omelia odierna – ma come fare per cambiare musica, per convertirci?

Lo chiediamo a Manuel Kyodo che ha scritto una canzone insieme ai ragazzi di Estate Ragazzi Carità”.
Bisogna dare agli altri – ha risposto Manuel – smettere di pensare all’io per il noi.
Così hanno fatto i ragazzi che hanno scritto una canzone esaltando l’amore”.

“Gesù ci invita a non chiuderci in noi stessi, ma a svuotarci dai nostri pensieri e problemi – ha aggiunto don Giulio – prima tutto dobbiamo capire quale sia il bene ed il male.
Poi dobbiamo decidere di fare il bene e spesso non ne abbiamo voglia.
Svuotiamoci dalle pretese dell’egoismo, dell’autosufficienza e dell’autoreferenzialita’.
Come bambini dobbiamo cercare un aiuto, abbandonandoci al Signore.

Pensiamo a San Michele Arcangelo.
Nel Vangelo una sola frase unisce gli Angeli a Gesù.
Dice Gesù “…in verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”. Si sale a Dio, scendendo.

Un solo angelo volle essere più grande di Dio, volle salire di importanza, ed è il diavolo.
Solo se siamo umili, arriviamo alla gloria del Cielo’

“La nostra Mamma è in partenza e ci lascia le sue raccomandazioni – ha detto don Giulio durante l’omelia odierna, prima della partenza della Madonna dei Boschi che è ritornata nella chiesa della Croara – nelle scritture di oggi è scritto ‘Figlio mio, mi raccomando’… è Maria che ci parla.

Dobbiamo pregare per tutti, affinché tutti gli uomini siano salvati.

Basta una sola parola di Gesù per salvare gli uomini, in tutti i tempi e luoghi: Corpus Christi, ossia il Corpo di Cristo.

Crediamoci veramente che l’Eucaristia può salvare il mondo.
Vivere ogni Messa come grande atto di amore verso tutti gli uomini”.
Oggi festeggiamo gli anniversari di matrimonio, con anche una coppia che ha raggiunto 60 anni di vita insieme – ha detto don Giulio durante l’omelia odierna, in occasione della Festa della Madonna dei Boschi – questo ci dimostra che perdonare è possibile. La famiglia è la prova vivente che il perdono è possibile, e che non abbiamo altre alternative.
Dice il Siracide che odio e rancore sono due emozioni orribili che fanno male a chi le porta dentro.
 

Abbiamo in chiesa la bicicletta di don Fornasini, che il sacerdote utilizzava per andare a trovare gli ammalati, durante il periodo peggiore della guerra.
Altri esempi del perdono sono Santa Maria Goretti e padre Kolbe, rappresentati nel bassorilievo dei Martiri del XX secolo di Goffredo Gaeta.
 

Perdonare è l’ossigeno della vita.
Chi non perdona diventa schiavo della vendetta.
Non sciupare il tempo della tua vita odiando.
Il tempo è poco, pensa alla fine, nessuno vive per sé stesso, ringrazia Qualcuno, smetti di odiare.
Gesù prega in croce dicendo “perdona loro”, e Dio si commuove.
È Gesù che toglie i peccati, che si immola per l’uomo.
 

Guardiamo il quadro della Madonna dei Boschi dove Gesù ha una disperata fame di Maria, che siamo tutti noi. Io devo fare crescere Gesù che si mette in braccio a me.
Devo fare crescere quell’amore che sa perdonare.
Maria, ossia la Chiesa, ossia noi, nutre Gesù, lo fa crescere, nell’amore che ci salva per sempre”.
Nella foto la nuova edicola della Madonna della Torre posizionata a Rastignano, all’inizio di Via della Torre.

15 AGOSTO SANTA MARIA ASSUNTA

“Abbiamo un destino comune che ci richiama verso la luce e ci sottrae dagli stretti orizzonti entro cui spesso ci sentiamo costretti davanti alle innumerevoli prove della vita.