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Carissimi,
ecco i seguenti orari dove è necessaria una presenza in chiesa, chi desidera può prenotarsi per una o più ore, contattando Maria Antonietta al 3937079717, così che in tutte le 24 ore ci sia sempre la nostra compagnia vicino al Signore.
Dalle 00.00 alle 9.00 a Pianoro Vecchio
Dalle 19.30 alle 20.30 a Pianoro Nuovo
Dalle 20.30 alle 21.00 a Musiano
Dalle 22.00 alle 24.00 a Musiano


Per rivivere ogni giorno il miracolo della salvezza che passa attraverso la nostra vita, oggi ricordiamo un anno dalla Decennale Eucaristica del 2 giugno 2024.

Inauguriamo ufficialmente la lapide della Decennale Eucaristica e le due terracotte con il logo e la preghiera, create dall'artista Laura Pergola.

Inoltre distribuiamo gratuitamente una pubblicazione con i testi e le foto della Decennale Eucaristica dell'anno scorso.

Benedizione della lapide e delle terracotte commemorative al termine della Santa Messa di oggi 2 giugno alle ore 18,30.

Appuntamento a domenica 22 giugno ore 10,00 per la Processione del Corpus Domini per le vie di Rastignano.

Don Giulio


LINK PER VISIONARE O SCARICARE IL LIBRO IN FORMATO PDF.


 


(Dall’inserto di “Bologna Sette” del quotidiano nazionale “AVVENIRE”)

Oggi pomeriggio e domani 2 giugno, si svolgerà alla parrocchia di Rastignano il «Torneo dei Santi 2025», organizzato dalla società sportiva San Girolamo calcio.

Nel nuovo campo in erba sintetica, si affronteranno le squadre dei calciatori nati dal 2008 al 2017, oltre al vincente squadrone delle «Girls».

Durante tutta la giornata lo stand gastronomico cucinerà crescentine e carne alla griglia. 

Oggi alle 17.30 vi sarà l’inaugurazione ufficiale del nuovo manto erboso, con la benedizione di don Massimo Vacchetti direttore dell’Ufficio diocesano Pastorale dello sport.

«Lo sport e la preghiera sono le risposte concrete all’angoscia dei giovani – afferma il parroco don Giulio Gallerani -: lo sport, con le sue regole educative e con il suo stare insieme; la preghiera che è stare fra di noi e con Dio. 

Pregando impariamo l’atteggiamento che dobbiamo avere verso il prossimo, ossia amare Dio per amare gli altri. È lì che attingiamo la forza ed anche lo stile per ascoltare, guardare e dare la vita per Dio

(Dall’inserto di “Bologna Sette” del quotidiano nazionale “AVVENIRE”)


Martedì 3 giugno alle 11.30 in via de’ Chiari verranno inaugurati, alla presenza dell’arcivescovo Matteo Zuppi, tre restauri di Immagini mariane compiuti attraverso il progetto «P’Arte la Run», collegato alla «Run for Mary» e che si propone di recuperare immagini votive care ai Bolognesi, che necessitino di un intervento di restauro perché notevolmente danneggiate e degradate.

Dopo il restauro degli affreschi di via Petroni (2019), della Crocifissione in piazza Aldrovandi (2021), dell’icona in via Piella (2023), della Madonna della Verecondia in via Santo Stefano (2024), quest’anno il progetto riguarda tre Madonne con Bambino, a pochi metri l’una dall’altra, in via de’ Chiari, piccola strada che congiunge via Castiglione con via Cartoleria.

(Dall’inserto “Bologna Sette” del quotidiano nazionale “AVVENIRE”

 

Un saggio storico che mancava nella ricerca degli anni del dopoguerra bolognese e in particolare sulle vicende che videro l’uccisione di diversi sacerdoti.

Martedì scorso nella Sala della Azione Cattolica un incontro ha presentato il nuovo libro «L’ora di disarmare i cuori» scritto da don Angelo Baldassarri.

«Questo volume — spiega l’autore – nasce da una ricerca che ho fatto in questi ultimi cinque anni per riscoprire la vita degli otto preti che furono uccisi nell’immediato dopoguerra a Bologna.

Gli ultimi studi, a parte un volume sul parroco di Lorenzatico, risalgono al 1946 e al 1951.
Nel libro emerge come la violenza continuò a Bologna anche dopo la guerra quando ci si aspettava che la violenza dovesse essere finita.

I preti furono oggetto di violenza perché in parte proprio il loro ministero li rendeva invisi ad alcuni, in parte per il loro impegno nel custodire le opere, quindi anche di amministrazione di tanti beni che le parrocchie avevano, il loro impegno educativo, il fatto che volevano indirizzare in parte le scelte delle persone, il loro essere anche conoscitori di tutte le persone.

Agli occhi di molti furono visti come possibili nemici e per questo uccisi.
Il libro si intitola “L’ora di disarmare i cuori”, ed è una frase del cardinal Zuppi di cinque anni fa nel settanta-cinquesimo della fine della guerra e l’ho scelto perché penso che occorra un cuore e una mente disarmata per cercare di riaffrontare in maniera nuova quei fatti che portano dentro di sé tante ferite e dolori».

Anche il vicario generale monsignor Giovanni Silvani, autore della prefazione del libro, ha avuto modo di ricordare l’importanza del tema trattato: «Siamo qui a ricordare un periodo molto delicato della storia della nostra Diocesi.

Questo libro racconta la vita di sacerdoti che furono oggetto di violenza e perirono in modo tragico in quel periodo. Fatti bersaglio di forze oscure non sempre ben identificate, ma comunque pagando un tributo di sangue molto alto alla causa della pace, della ricostruzione, della ripresa di una vita normale dopo quello che aveva significato il ventennio del fascismo e la tragedia della Seconda Guerra Mondiale.

Papa Leone chi ha detto che la memoria non è solo rivolta al passato, ma custodisce il presente e prepara il futuro».
A completare il quadro storico di quel periodo, introdotti dall’archivista Simone Marchesani, gli
storici Giovanni Turbanti e Nicla Buonasorte.

«Il mio contributo – ha detto Giovanni Turbante – parte da un libro scritto con Simone Marchesani, su monsignor Giulio Salmi, che è stata una figura veramente importante nella storia della Chiesa di Bologna, a partire dal 1945 fino alla morte.

È stato lui che all’inizio era stato cappellano alle caserme rosse, nelle caserme dove si raccoglievano i rastrellati dei nazi-fascisti per essere portati ai campi di concentramento in Germania, dove Nasalli Rocca aveva proprio chiesto a lui di fare l’assistenza spirituale.

E poi lui è stato tra i fondatori dell’Onarmo qui a Bologna, che è stata una realtà importantissima nel dopoguerra». Sul cardinale Nasalli Rocca, allora arcivescovo di Bologna, è intervenuta invece Nicla Buonasorte presentando un altro volume di qualche anno fa nato «grazie all’apertura dell’archivio Diocesano, che ha messo a disposizione degli studiosi questa grande ricchezza documentaria e che quindi ha permesso di ricostruire la biografia di un personaggio molto importante che ha attraversato un momento fondamentale dell’Italia nel Novecento, perché il suo episcopato è proprio coestensivo con il fascismo.

Fu arcivescovo di Bologna dal 1922 fino al 1952: un momento di grandi crisi ma anche di grande ripensamento dell’apporto della Chiesa Cattolica alla realtà italiana».

(Nella foto: L’incontro di presentazione del libro: «Disarmare i cuori»)

Inaugurazione del nuovo campo e premiazione del Torneo
alla presenza di don Massimo Vacchetti,
responsabile ufficio sport della Diocesi di Bologna.

La festa oggi 31 Maggio  e domani 1 Giugno
alla Parrocchia di Rastignano.

E mercatino dell’usato gestito dai ragazzi

 

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Ieri sera, a conclusione del mese di maggio, come da tradizione, il Rosario è stato recitato nella Chiesa diroccata di Riosto (sopra Pianoro).

Secondo lo storico locale Marco Paganelli, nella sua storia di Pianoro (reperibile nel sito internet della Pubblica Assistenza di Pianoro e nella pagina della Parrocchia di Pianoro Nuovo nelle bibliografia a fondo pagina).

Questa chiesa di Riosto era dedicata a S. Maria Assunta e conteneva tele e cimeli di notevole pregio e valore.

Dietro la sagrestia si rinvenne un’urna contenente ossa e due medaglie appartenenti al periodo romano repubblicano; nel muro, sempre dietro la sagrestia, venne alla luce anche uno scheletro umano con elmo e armi e un cane in bronzo di notevole fattura.

Dietro l’altare maggiore si scoprì una vecchia porta sul cui architrave vi era un’aquila ed una scritta in caratteri greci “Non si entra nel tempio se non a piedi scalzi e col capo coperto di cenere”.

La guerra però ha raso al suolo tutto, lasciando solo macerie di queste preziose testimonianze.

Dopo il Rosario, un momento conviviale al vicino ristorante Podere Riosto, con tante prelibatezze!

LINK ALLALBUM CON TUTTE LE FOTO DELLA SERATA



I Templari della Commanderia “Fra’ Pietro da Bologna” hanno tenuto il “Capitolo Investiture e Accettazione nell’Ordine”, presso il Santuario della Madonna del Monte delle Formiche.

Dopo la Santa Messa celebrata da Monsignor Oreste Leonardi, primicerio emerito della Basilica di San Petronio, si è svolta la cerimonia di investitura cavalleresca con quattro nuovi Cavalieri e Dame, che sono entrati nell’Ordine.

Di seguito si è svolto un pranzo conviviale nella sala d’accoglienza dei volontari del Monte delle Formiche.

 

Don Massimo Vacchetti presenta la camminata Run for Mary
di sabato 31 maggio a Bologna,
ed il progetto di restauro delle tre Madonne di Via De' Chiari
con il progetto 'P'Arte la Run'.

 

(Articolo di DI LUCA TENTORI)

Un convegno per raccontare l’importanza di una firma: si è tenuto martedì scorso, sul tema «8xmille Bene comune.

Per migliaia di gesti di amore e di speranza» nella Sala conferenze «Marco Biagi» dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Bologna.
Il convegno è stato proposto dal Servizio diocesano per la Promozione al Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica «Sovvenire» in collaborazione con Ordine e Fondazione dei dottori
 commercialisti e degli esperti contabili di Bologna, Acli Bologna e Istituto diocesano per il Sostentamento del clero. L’arcivescovo Matteo Zuppi, in un’intervista a margine del convegno ha ribadito l’importanza della firma per l’8xmille alla Chiesa Cattolica: «C’è molto bisogno – ha spiegato -.

Nonostante si possa pensare che la Chiesa abbia già tanto, fa anche fronte a tante necessità.
Con questa scelta moltiplichiamo il bene, perché permette di trovare delle risposte immediate a tanti bisogni e a tante sofferenze.

Per questo è una firma che aiuta a far arrivare il bene nel mondo».
«La Chiesa è presente nelle regioni di maggiore sofferenza in Italia e all’estero – ha detto ancora il cardinale – e la firma per l’8xmille è un modo di far arrivare un aiuto proprio in questi territori più fragili».
Anche Pierpaolo Donati, membro della Pontificia Accademia delle Scienze sociali e docente di Sociologia all’Alma Mater ha insistito sul valore aggiunto dell’8xmille: «La sussidiarietà non è dare un sussidio, ma creare le condizioni affinché la Chiesa, la prima delle istituzioni della società civile,
 possa fare quello che deve, ossia adempiere pienamente alla propria missione».

Don Claudio Francesconi, Economo della Cei, ha evidenziato il rapporto tra l’8xmille e la speranza: «Le comunità cristiane che vivono nel tessuto del nostro Paese continuano ad essere sostenute nella speranza e concretamente in progetti che danno corpo e vita alla testimonianza cristiana.
La scelta della firma per l’8xmille è un modo per creare dei ponti di solidarietà e di condivisione con il territorio e la società civile, nell’ottica della
costruzione del bene comune».

L’evento è stato moderato da Giacomo Varone, responsabile del Servizio diocesano per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, che ha spiegato la situazione attuale e le prospettive future.

«Siamo qui – ha detto – per ricordare il valore e l’importanza di questa firma che si può tradurre, e si traduce di fatto, in gesti di gratuità per i più fragili e i più deboli, all’interno della comunità ecclesiale, ma anche a favore della società civile.

Promuoviamo la firma per l’8xmille perché, pur nella consapevolezza che la percentuale delle firme è in calo, si vuole riaffermare il valore di questa scelta come bene comune, come qualcosa che arriva a beneficio della società, anche in una fase di supplenza rispetto a ciò che lo Stato, a volte, non riesce a fare».

«Un bene comune – ha concluso che va ricordato e promosso, soprattutto in questo periodo. Vogliamo ricordare quanto valore e ricchezza la Chiesa produce all’interno della società degli uomini, anche soltanto col semplice gesto di una firma a favore dell’8xmille».

Zuppi: «Con questa scelta permettiamo di trovare risposte immediate a tanti bisogni e sofferenze»