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“Non ho voglia, ma poi si penti e ci andò” – ha detto don Giulio commentando il Vangelo durante l’omelia odierna – ma come fare per cambiare musica, per convertirci?Lo chiediamo a Manuel Kyodo che ha scritto una canzone insieme ai ragazzi di Estate Ragazzi Carità”.
“Bisogna dare agli altri – ha risposto Manuel – smettere di pensare all’io per il noi.
Così hanno fatto i ragazzi che hanno scritto una canzone esaltando l’amore”.“Gesù ci invita a non chiuderci in noi stessi, ma a svuotarci dai nostri pensieri e problemi – ha aggiunto don Giulio – prima tutto dobbiamo capire quale sia il bene ed il male.
Poi dobbiamo decidere di fare il bene e spesso non ne abbiamo voglia.
Svuotiamoci dalle pretese dell’egoismo, dell’autosufficienza e dell’autoreferenzialita’.
Come bambini dobbiamo cercare un aiuto, abbandonandoci al Signore.Pensiamo a San Michele Arcangelo.
Nel Vangelo una sola frase unisce gli Angeli a Gesù.
Dice Gesù “…in verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”. Si sale a Dio, scendendo.Un solo angelo volle essere più grande di Dio, volle salire di importanza, ed è il diavolo.
Solo se siamo umili, arriviamo alla gloria del Cielo’
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ACCOGLIERE OGNI CHIAMATA, ANCHE LA PIÙ DIFFICILE E DOLOROSA.
Quale potrà essere la chiamata che il Signore ci riserva per l’ultima ora ?
“La nostra Mamma è in partenza e ci lascia le sue raccomandazioni – ha detto don Giulio durante l’omelia odierna, prima della partenza della Madonna dei Boschi che è ritornata nella chiesa della Croara – nelle scritture di oggi è scritto ‘Figlio mio, mi raccomando’… è Maria che ci parla.Dobbiamo pregare per tutti, affinché tutti gli uomini siano salvati.
Basta una sola parola di Gesù per salvare gli uomini, in tutti i tempi e luoghi: Corpus Christi, ossia il Corpo di Cristo.
Crediamoci veramente che l’Eucaristia può salvare il mondo.
Vivere ogni Messa come grande atto di amore verso tutti gli uomini”.
“Oggi festeggiamo gli anniversari di matrimonio, con anche una coppia che ha raggiunto 60 anni di vita insieme – ha detto don Giulio durante l’omelia odierna, in occasione della Festa della Madonna dei Boschi – questo ci dimostra che perdonare è possibile. La famiglia è la prova vivente che il perdono è possibile, e che non abbiamo altre alternative.
Dice il Siracide che odio e rancore sono due emozioni orribili che fanno male a chi le porta dentro.
Abbiamo in chiesa la bicicletta di don Fornasini, che il sacerdote utilizzava per andare a trovare gli ammalati, durante il periodo peggiore della guerra.
Altri esempi del perdono sono Santa Maria Goretti e padre Kolbe, rappresentati nel bassorilievo dei Martiri del XX secolo di Goffredo Gaeta.Perdonare è l’ossigeno della vita.
Chi non perdona diventa schiavo della vendetta.
Non sciupare il tempo della tua vita odiando.
Il tempo è poco, pensa alla fine, nessuno vive per sé stesso, ringrazia Qualcuno, smetti di odiare.
Gesù prega in croce dicendo “perdona loro”, e Dio si commuove.
È Gesù che toglie i peccati, che si immola per l’uomo.
Guardiamo il quadro della Madonna dei Boschi dove Gesù ha una disperata fame di Maria, che siamo tutti noi. Io devo fare crescere Gesù che si mette in braccio a me.
Devo fare crescere quell’amore che sa perdonare.
Maria, ossia la Chiesa, ossia noi, nutre Gesù, lo fa crescere, nell’amore che ci salva per sempre”.
TEOLOGIA E COMUNICAZIONE
comunicare ciò che si sta contemplando» è quanto di più perfetto possiamo vivere su questa terra
GLI OCCHI IN CRISTO.
Gesù ha un disperato bisogno di Maria, e quindi di noi, dell’uomo.
TODOS, TODOS, TODOS
Quando torni da un campo cosa ti porti dietro ? ha detto don Giulio durante l’omelia odierna
Tolè
LUOGO DI GIOIA ED AMORE.
Siamo qui sotto la quercia che ha ospitato i nostri ritrovi pomeridiani, luogo di testimonianze e di condivisioni..
15 AGOSTO SANTA MARIA ASSUNTA
“Abbiamo un destino comune che ci richiama verso la luce e ci sottrae dagli stretti orizzonti entro cui spesso ci sentiamo costretti davanti alle innumerevoli prove della vita.
SANTO DEL GIORNO 14 Agosto
Oggi ricordiamo Padre Kolbe,l’eroico frate francescano conventuale che nel campo di concentramento di Auschwitz offrì la propria vita per salvare quella di un padre di famiglia, Francesco Gaiowniczek, condannato a morire di fame come rappresaglia per la fuga di un detenuto.Giovanni Paolo II, nell’elevarlo agli onori degli altari, il 10 ottobre 1982, lo ha proclamato “patrono del nostro difficile secolo”,un esempio di pace e di fraternità … Continua a leggere SANTO DEL GIORNO 14 Agosto